giovedì 1 agosto 2013

Ripercussioni su operatori del De-peering attuato da Telecom


Il Movimento 5 Stelle, prima firmataria Laura Bignami interroga il ministro dello sviluppo economico Zanonato sul fenomeno del de-peering attuato da Telecom Italia nel campo della diffusione di internet e della rete. "Il ministro dello sviluppo economico ha valutato le ripercussioni per gli operatori minori e per gli utenti finali del crescente fenomeno del de-peering attuato da Telecom Italia?" chiede la Bignami. 
Il Movimento 5 Stelle ritiene inoltre necessario un intervento dell'Autorità Garante della concorrenza e del mercato e dell'Autorità per le Garanzie nelle Telecomunicazioni che garantisca pari condizioni di accesso alla rete a tutti gli ISP e  per favorire il mantenimento degli accordi paritari suddetti.
 Si chiede infine al ministro competente "se non ritenga necessario adottare le opportune iniziative, in attesa dell'intervento delle autorità competenti, affinché per Telecom Italia si preveda una moratoria dei distacchi e quindi un ripristino della situazione precedente, come richiesto da molti operatori del settore".

 
 

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00702

Atto n. 4-00702

Pubblicato il 1 agosto 2013, nella seduta n. 87

BIGNAMI, BOTTICI, BATTISTA, BLUNDO, CIOFFI, SCIBONA, SANTANGELO, VACCIANO- Al Ministro dello sviluppo economico. -
Premesso che:
internet è una risorsa irrinunciabile, utilizzata quotidianamente da miliardi di persone per attività lavorative, per comunicare con amici e colleghi, per la ricerca e per la diffusione di informazioni; è uno dei più grandi mezzi di divulgazione delle proprie idee, uno dei più importanti veicoli dell'espressione democratica;
la rete come risorsa comune, quando dispone della cosiddetta banda larga, consente un accesso veloce ai contenuti di vario tipo, tra i quali quelli video;
internet non è "una" rete unica, ma è la somma di tante reti, in Italia e nel resto del mondo, che si collegano ciascuna all'altra a formare un'unica grande risorsa condivisa e fruibile da tutti. Ogni sua porzione è realizzata e gestita da operatori di telecomunicazioni differenti, di diverse dimensioni;
su queste reti operano gli ISP (internet service provider) che sono collegati a dei nodi NPA (network point access) presenti su tutto il territorio, dove avviene il cosiddetto peering (scambio dati-traffico tra ISP) finora gratuito;
sulla base di un recente provvedimento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Telecom Italia ha chiuso le interconnessioni internet (il peering gratuito che attuava dal 1996) e ha iniziato a far pagare questi scambi tra ISP;
per la precisione Telecom continua ad attuare il peering privato con gli operatori maggiori, mentre ha imposto interconnessioni a pagamento agli operatori minori (de-peering), il che ha suscitato le proteste dell'Aiip (Associazione dei principali provider italiani) e del "Mix" di Milano, che gestisce l'interconnessione di provider in un'infrastruttura neutrale;
a notizia degli interroganti gli operatori minori lamentano di trovarsi in una situazione economicamente difficile, di essere stati costretti a scegliere se acquisire nuove interconnessioni di rete offerte da Telecom Italia oppure se servirsi di operatori internazionali;
i vari ISP, dovendo sopportare dei costi aggiuntivi, si vedranno probabilmente costretti a trasferire almeno parte degli stessi sulle tariffe applicate ai loro clienti finali che ne subiranno probabilmente un aggravio indiretto;
considerato che:
Telecom Italia detiene ancora oggi la maggior parte degli utenti internet residenziali. Sono, infatti, più di 8 milioni oggi le case che accedono ad internet tramite la rete di Telecom Italia, e, pertanto, tali utenti potranno risentire di rallentamenti anche significativi nelle prestazioni;
inoltre gli utenti degli operatori minori stanno registrando tempi di latenza molto più lunghi di prima per raggiungere siti ospitati da Telecom, come Inps, Agenzia delle entrate e vari Ministeri;
l'Antitrust UE ha recentemente aperto un'indagine su grandi telco europee, quali: Orange, Telefonica e Deutsche Telekom, che già da tempo attuano il de-peering;
a parere degli interroganti sarebbe auspicabile un intervento dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato finalizzato a favorire pari condizioni di accesso alla rete a tutti gli ISP, a prescindere dalle loro dimensioni, e che tuteli gli utenti finali della rete nonché un intervento dell'Autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni per sostenere il mantenimento di accordi paritari di interconnessione tra operatori differenti di telecomunicazioni,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo abbia valutato le ripercussioni per gli operatori minori e per gli utenti finali del crescente fenomeno del de-peering attuato da Telecom Italia;
se abbia notizia di un intervento delle autorità garanti per assicurare pari condizioni di accesso alla rete a tutti gli ISP e per favorire il mantenimento degli accordi paritari;
se non ritenga necessario adottare le opportune iniziative nell'ambito della propria competenza, in attesa dell'auspicabile intervento delle autorità competenti, affinché per Telecom Italia si preveda una moratoria dei distacchi e quindi un ripristino della situazione precedente, come richiesto da molti operatori del settore.