giovedì 7 novembre 2013

Il Senato svilito su DL Istruzione

Il passaggio al Senato del DL Istruzione (conversione in legge del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104), a causa dei tempi ristretti, non ha permesso lo svolgersi della legittima attività legislativa nella camera alta del Parlamento.
La maggioranza ha dilatato oltremodo
i tempi di esame del provvedimento alla Camera, a causa di dissapori e contrasti interni, lasciando a noi solo due giorni per esaminare e approvare il provvedimento  evitando la decadenza dello stesso, visto il termine di conversione fissato all'11 novembre.

Mi preme denunciare che in Senato l'unica possibilità che abbiamo avuto a livello legislativo di incidere sul testo è stata attraverso la presentazione di Ordini del Giorno. In Aula non abbiamo lesinato energie in una battaglia all'ultimo colpo per difendere le nostre proposte che impegnano il governo a salvaguardare il diritto allo studio.
Tra gli ordini del giorno a mia prima firma accolti dal Governo, ricordiamo quelli per:
• ripristinare la composizione massima di dodici alunni nelle pluriclassi al fine di garantire un ambiente favorevole alla crescita dei bambini e un servizio didattico di qualità;
• privilegiare, ove possibile, per la formazione degli insegnanti, personale scolastico qualificato che presta servizio presso le istituzioni scolastiche stesse nell'ottica della spending review;
• predisporre criteri chiari, univoci e unificati per la compilazione dell'anagrafe degli studenti nei rispettivi istituti evitando complicazioni nell'integrazione dei dati;
• promuovere l'adozione gratuita nelle scuole primarie di contenuti digitali integrativi in aggiunta al testo in formato cartaceo, adeguati alle esigenze degli alunni diversamente abili;
• assegnare le risorse per il wireless solo alle scuole secondarie di secondo grado e in proporzione alle cubature degli edifici;
• garantire una riduzione del 30% delle tasse universitarie di iscrizione al primo anno per gli studenti che abbiano conseguito un voto di maturità pari a 100/100;
• unificare i codici dall'interno dello stesso istituto, facendo sì che i docenti di uno stesso indirizzo possano concorrere in un'unica graduatoria;
• superare in nome dell'autonomia scolastica la ripartizione tra organico di fatto e organico di diritto;
• valutare l'opportunità di ripristinare la divisione delle 4 aree disciplinari di sostegno per la scuola secondaria di secondo grado;
• accelerare l'immissione in ruolo dei docenti di sostegno
Tuttavia, questi risultati non possono in alcun modo ritenersi un degno sostituto del corretto svolgersi dell'attività emendativa da parte dei Senatori, pertanto il nostro gruppo ha deciso di astenersi nella votazione finale.
Mi preme però ricordare che alla Camera il Movimento 5 Stelle è riuscito ad apportare alcune modifiche migliorative al testo, facendo approvare diversi emendamenti. Tra quelli proposti dalla sottoscritta e approvati ricordo quelli per: introdurre negli istituti scolastici alimenti per coloro che sono affetti da celiachia; prolungare di un anno ulteriore, al termine del percorso di studi, il permesso di soggiorno agli stranieri per permettere il completamento del corso di studio e formazione; dare la possibilità alle scuole di costituire una propria biblioteca per il comodato d'uso dei libri, in modo da rafforzare le misure di welfare per gli studenti.