martedì 23 dicembre 2014

Bignami e Pepe (Movimento X): "Sosteniamo la sinergia tra Movimento X e Progetto X"

"Dopo alcuni mesi d'incubazione nel laboratorio politico denominato 'Progetto X' sta per prendere luce su scala nazionale una nuova formazione che si basa sui principi della democrazia partecipata e che rifugge da profeti e padroni; una formazione nuova a cui abbiamo deciso di dare il nostro contributo." E' quanto dichiarano i senatori del Movimento X Laura Bignami e Bartolomeo Pepe, che spiegano: "Il laboratorio politico 'Progetto X', nato lo scorso luglio su stimolo e in collaborazione con numerose iniziative sul territorio nazionale, una su tutte 'Progetto 8 Giugno', si prepara a implementare un innovativo modello di formazione politica che è stato studiato per applicare in modo rigoroso i principi della democrazia partecipata, con un mix di processi decisionali di tipo diretto e rappresentativo."
"La forma che prenderà il costituendo soggetto politico risponde a quello che auspichiamo da anni: una forma innovativa, realmente partecipativa e non eterodiretta" afferma la senatrice Laura Bignami e il senatore Pepe aggiunge: "Finalmente potremo offrire ai cittadini uno strumento per fare politica in modo diretto e poter incidere ciascuno nelle scelte  politiche che riguardano gli aspetti della nostra vita, pertanto abbiamo deciso di dare il nostro contributo mettendoci a disposizione del progetto".

venerdì 19 dicembre 2014

Auguri di Buon Natale!


Intervento della sen. Bignami (Movimento X) su Legge di Stabilità 18.12....


 
 
BIGNAMI (Misto-MovX). Signor Presidente onorevoli colleghi, la legge di stabilità che stiamo esaminando è lontana anni luce da quella che vorrei. In quello che pure si vorrebbe essere uno Stato sociale, il welfare, l'assistenza ai più deboli, ai poveri, gli interventi per l'inclusione sociale restano proclami del Governo che non trovano spazio, o lo trovano solo a fatica, tra le misure contenute in questa legge. Manca una visione di insieme coraggiosa che ci faccia uscire dalla fase di recessione che stiamo vivendo.

Basta con i tagli lineari e senza senso. Basta agli interventi tampone, provvisori, di emergenza, mossi da logiche compassionevoli più che dalla presa in carico di un problema e dalla ricerca di soluzioni a lungo termine. Ma è possibile che non riusciate a fare di più? Non vedo piani industriali, non vedo marketing, ma solo «marketting». (Applausi dei senatori Bulgarelli e Consiglio).

venerdì 12 dicembre 2014

BIGNAMI: La stabilità che vorrei...

La legge di Stabilità proposta dal governo Renzi non ci soddisfa, non punta alla crescita e presta poca attenzione alle categorie sociali più deboli.
Per tali ragioni, in Commissione Bilancio del Senato ho presentato alcuni emendamenti, condivisi e sottoscritti dai senatori del Movimento X, Pepe, Romani e Mussini, che mirano a migliorare le norme contenute nel testo.
Le nostre proposte puntano innanzitutto all'eliminazione di una misura propagandistica e poco efficace, come il bonus bebè, per il quale sono stati stanziati 202 milioni di euro. Abbiamo previsto che tali risorse vengano, invece, impiegate per altre destinazioni, in primis per rimpinguare quei fondi che hanno subito immotivate riduzioni rispetto al 2014. Un nostro emendamento, pertanto, destina 17 milioni di euro per il Fondo delle politiche sociali, necessario per l'inclusione di soggetti in difficoltà, quali, disabili, anziani e tossicodipendenti; 5 milioni di euro al Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti, che sono purtroppo in continuo aumento; 2 milioni di euro all'Unione italiana ciechi e la restante parte delle risorse stanziate dal governo per il bonus bebè per interventi di edilizia residenziale pubblica.
In tema di immigrazione abbiamo presentato un emendamento e un ordine del giorno che prevedono che la destinazione e la gestione delle risorse stanziate dal governo per gestire questa emergenza e per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, siano sottoposte obbligatoriamente al controllo del ministero dell'Interno, per evitare speculazioni. Riteniamo che siano quanto mai necessari criteri trasparenti nell'assegnazione delle risorse e nella gestione dei centri di accoglienza, e da parte nostra continueremo a vigilare personalmente su questa delicata questione.
Un altro tema sul quale siamo intervenuti è quello della dismissione degli immobili della Difesa: abbiamo presentato un emendamento e un ordine del giorno per far sì che il Ministro della difesa non sottoponga a vendita gli alloggi di sua proprietà in cui risiedono anziani o disabili senza che sia loro assegnata un'abitazione alternativa.
Non condividiamo, inoltre, le norme relative alla possibilità per i lavoratori dipendenti di ricevere il TFR in busta paga, perchè sarebbe un'operazione finanziaria troppo rischiosa anche per le piccole e medie imprese, che non disponendo della liquidità necessaria sarebbero costrette a chiedere finanziamenti alle banche, facendo un ulteriore regalo a queste ultime.
Un altro tema cui teniamo particolarmente in materia finanziaria è quello relativo ai contratti derivati sottoscritti dalle pubbliche amministrazioni statali e locali, che rischiano di portare al fallimento il nostro intero sistema economico. Su questo delicato tema abbiamo presentato sia un emendamento sia un ordine del giorno, per censire tutti i derivati sottoscritti dalle p.a. centrali e dagli enti locali, classificandoli in base alla tipologia e indicando gli istituti finanziari coinvolti nelle operazioni, coinvolgendo la CONSOB nell'azione di verifica sui contratti stipulati.
Abbiamo, inoltre, ritenuto opportuno sopprimere il contributo di 110 milioni di euro destinato a Roma Capitale; riteniamo che ciò sia doveroso finché non verranno accertate le responsabilità sui recenti fatti oggetto di inchiesta della magistratura.
In accordo con l'onorevole Ivan Catalano, abbiamo presentato, poi, emendamenti che prevedono lo stanziamento di risorse nel settore del trasporto merci su ferro; nello specifico prevediamo la possibilità per le imprese ferroviarie di accedere al Fondo di Garanzia per le PMI, per operazioni di acquisto di materiale rotabile ferroviario per il trasporto di merci; l'istituzione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di un "Fondo per la logistica", al fine di integrare in un unico strumento incentivante lo sviluppo di una catena logistica efficiente e sostenibile. Infine con un'ulteriore proposta emendativa prevediamo a partire dal 2015 l'avvio di procedure concorsuali per l'assunzione di 9 funzionari tecnici investigatori presso l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, in quanto al momento l'ente presenta una carenza di tali figure a fronte di una notevole mole di lavoro.
Ci auguriamo che il governo accolga, inoltre, la mia proposta contenuta nel rapporto alla Legge di stabilità approvato ieri in 6a Commissione Finanze del Senato, che prevede l'aliquota agevolata dell'Iva al 4% per l'acquisto di strumenti e apparecchiature informatiche a sostegno della cura dei disturbi dell'apprendimento.
 La mia proposta va ad integrare un ordine di giorno della senatrice Guerra che prevedeva che l'agevolazione fiscale fosse concessa soltanto ai dislessici, ho invece ritenuto doveroso ampliare la platea dei beneficiari, estendendola a tutti i ragazzi in età scolare che soffrono di disturbi dell'apprendimento; a fronte, naturalmente, di una certificazione medica."
Laura Bignami
Movimento X

giovedì 11 dicembre 2014

STABILITA', BIGNAMI (MOVIMENTO X): BENE IVA 4% SU STRUMENTI DISTURBI APPRENDIMENTO

Roma, 11 dicembre 2014 - "L'aliquota agevolata dell'Iva al 4% per l'acquisto di strumenti e apparecchiature informatiche a sostegno della cura dei disturbi dell'apprendimento è un piccolo ma significativo passo nella giusta direzione". Così Laura Bignami commenta l'ok al recepimento della sua proposta nel rapporto sulla Legge di stabilità approvato dalla commissione Finanze.
"Il supporto alla cura della dislessia, infatti, è sacrosanto - conclude la senatrice- ma è altrettanto giusto e doveroso allargare la platea ai ragazzi in età scolare che  soffrono di disturbi dell'apprendimento. A fronte, naturalmente, di una certificazione medica che dia il via libera all'agevolazione fiscale".

Pubblichiamo anche il testo del Rapporto della Commissione Finanze sulla Legge di Stabilità:

RAPPORTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULLO STATO DI PREVISIONE DELL'ENTRATA PER L’ANNO FINANZIARIO 2015 E PER IL TRIENNIO 2015-2017, LIMITATAMENTE ALLE PARTI DI COMPETENZA, E RELATIVA NOTA DI VARIAZIONI (DISEGNI DI LEGGE NN.1699 E 1699-BIS – TABELLE 1 E 1-BIS), E SULLE PARTI CORRISPONDENTI DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1698
La 6a Commissione Finanze e tesoro,
esaminato lo stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2015 e per il triennio 2015-2017 e relativa Nota di variazioni (disegni di legge nn. 1699 e 1699-bis - Tabelle 1 e 1-bis) e le parti di competenza del disegno di legge di stabilità,
rilevato come i documenti di bilancio intendano introdurre un insieme di misure di carattere espansivo volte a sostenere in termini concreti e significativi la ripresa e ad aiutare l'economia nazionale a superare la fase recessiva che ancora la caratterizza;

venerdì 5 dicembre 2014

Bignami (Movimento X): Lucrare su emergenza immigrazione è atto di crudeltà. Governo riferisca in Parlamento.

"Lucrare e arricchirsi malamente sulle fragilità altrui non è business, è crudeltà nei confronti dell'umanità.
Le notizie che stanno emergendo in questi giorni sulla gestione dell'immigrazione non possono lasciarci indifferenti: migranti che sfuggono dalle terre di origine segnate da guerre e massacri, giunti in Italia anziché ricevere accoglienza adeguata trovano chi specula sulla loro condizione.
Le inchieste della magistratura stanno facendo emergere molti lati oscuri nella gestione dell'emergenza immigrazione.
 Per via delle centinaia di milioni di fondi statali e comunitari investiti nel settore, quello dell'accoglienza sembra essere una straordinaria mangiatoia per la criminalità.
Su una questione così delicata, è indifferibile un chiarimento del Governo in sede Parlamentare in merito all'affidamento degli appalti e alla gestione dei centri di accoglienza."
Sen. Laura Bignami
Movimento X
5 dicembre 2014

giovedì 27 novembre 2014

Ilustrazione della mozione della sen. Laura Bignami (Movimento X) per abbattere costi dei pagamenti elettronici




1) ad assumere ogni iniziativa utile per far sì che le commissioni, i canoni e i costi derivanti dall'utilizzo della moneta elettronica, esclusi unicamente quelli concernenti l'acquisto, il noleggio e l'attivazione relativi ai POS che ricadono sugli esercenti e sui professionisti siano eliminati, prevedendo inoltre l'introduzione di sanzioni per coloro che non rispettino l'obbligo di munirsi di POS;
2) a prevedere che i costi relativi alla diffusione della moneta elettronica siano posti a carico degli istituti di credito;
3) a modificare la legislazione vigente, al fine di introdurre sgravi fiscali per coloro che sono tenuti all'utilizzo del POS siano essi titolari d'impresa o professionisti i cui incassi, derivanti da operazioni effettuate con moneta elettronica, superino quelli derivanti da operazioni effettuate con pagamento in contanti;
4) a prevedere che le nuove carte di credito emesse a partire dal 1° aprile 2015 siano personalizzate con fototessera, per ridurre i casi di truffe e furto di identità;
5) a modificare le disposizioni normative vigenti che limitano il trasferimento del denaro contante, innalzando a 1.500 euro la soglia attualmente prevista di 1.000 euro per i cittadini italiani;
6) ad attivarsi nelle opportune sedi dell'Unione europea al fine di promuovere l'adozione di una disciplina comune relativa ai limiti della circolazione del denaro contante.

Pubblichiamo di seguito il testo integrale della mozione a prima firma Laura Bignami:


mercoledì 19 novembre 2014

IMMIGRAZIONE. BIGNAMI (Movimento X) presentata interrogazione bipartisan per disciplinare la figura e l'attività del mediatore culturale

ANSA) - ROMA, 19 NOV - "Abbandonare una visione emergenziale del fenomeno dell'immigrazione, prevedendo un inquadramento normativo della figura del mediatore culturale, stabilendo dei criteri omogenei di formazione e impiego su tutto il territorio nazionale". E' quanto si chiede in un'interrogazione parlamentare bipartisan ai ministri dell'interno, del lavoro e delle politiche sociali e del MIUR, depositata in Senato dalla senatrice Laura Bignami (Movimento X) e sottoscritta dai senatori De Petris, Finocchiaro, Mussini, Mineo, Pepe, Maurizio Romani, Mastrangeli e Orellana. "In Italia al momento manca un quadro normativo omogeneo che disciplini la figura dei mediatori culturali, riconosca loro tutele contrattuali e definisca in modo univoco il percorso di formazione. Sinora - spiegano - le regioni per ovviare alla mancanza di riferimenti normativi nazionali hanno avuto la necessità di procedere in maniera autonoma. La mediazione culturale deve essere garantita da ogni centro di accoglienza per i richiedenti asilo, anche se manca una definizione chiara e univoca delle attività che essa comporta". "In generale - aggiungono - i mediatori culturali favoriscono l'accesso degli immigrati ai servizi socio-sanitari e assistenziali, si occupano dell'inserimento scolastico e agevolano altre opportunità di tipo educativo-formativo". "Il governo, pertanto - chiedono i senatori - dovrebbe definire in modo chiaro l'attività di mediazione culturale e individuare degli obiettivi specifici che i mediatori culturali devono raggiungere in relazione all'integrazione degli immigrati nel nostro Paese".(ANSA). BSA-COM 19-NOV-14 13:20 NNNN
Pubblichiamo di seguito il testo dell'interrogazione presentata:

Interrogazione a risposta scritta
BIGNAMI, DE PETRIS, FINOCCHIARO, MUSSINI, MINEO, PEPE, MAURIZIO ROMANI, MASTRANGELI e ORELLANA  ai ministri dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali e dell'istruzione, dell'università e della ricerca
Premesso che:

lunedì 17 novembre 2014

Donazione Bignami Laura - Novembre 2014 - Movimento X


Come promesso, anzi ancora di più, Laura continua ad effettuare le donazioni. Questa volta sone le seguenti,  relative alle rendicontazioni di Luglio - Agosto - Settembre - Ottobre  2014, per un totale di 11.000€:


4000€ 
EMERGENCY ITALI Ong Onlus -  Emergenza Ebola
Bonifico

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2.000€

Telefono Azzurro
Bonifico
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2.000€ 



Orizzonti Ristretti
Associazione "Mezzo Busto"  Casa Onesimo
Sostegno Associazione Recupero Detenuti
Busto Arsizio (VA)
Bonifico

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1.000€ 



Tutti a scuola
Associazione dalla parte dei Disabili
Bonifico


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Grazie a tutti per l'opportunità di fare del bene.

Laura Bignami

Note di Movimento X.
Ricordiamo alcune cose per l'ennesima volta ai disinformati che calunniano:
- Beppe Grillo e Casaleggio avevano inizialmente "proposto" ai Senatori, inviando una mail ad Aprile 2013, di donare ad Onlus che si sarebbero dovute votare sul portale, La questione PMI  è arrivata dopo... 
- Nessuno ha mai votato dove donare questi soldi, come nessuno ha mai votato l'espulsione da M5S di coloro (tra cui Laura) che si sono dimessi dal Senato (e non da M5S) per la violazione delle regole, ripetutasi nei loro confronti successivamente, SENZA VOTAZIONE o riammissione successiva al rifiiuto delle dimissioni.
- I bonifici sono veri, e contengono il CRO
- Laura restituisce più del previsto.

Bignami e Cirigliano tornano in via dei Mille: “Situazione sotto controllo, no alle guerre tra poveri”

da L'informazione online
 
 
BUSTO ARSIZIO - Venerdì pomeriggio, a pochi giorni dall’infuocata commissione sui profughi, definiti del leghista Francesco Speroni “invasori e privilegiati”, Laura Bignami e Marco Cirigliano hanno fatto di nuovo visita alla palazzina di via dei Mille che ospita gli stranieri. La senatrice del gruppo misto e il consigliere comunale di Sel avevano già effettuato un sopralluogo nell’ex Cral Enel due mesi fa.

“Siamo tornati per verificare la situazione – spiega la parlamentare – Ho notato che la presa elettrica del bagno che aveva destato qualche preoccupazione è stata messa in sicurezza. E, soprattutto, l’impegno a garantire un servizio di mediazione linguistica a questi ragazzi è stato mantenuto”.

Tutti gli asilanti da circa un mese frequentano i corsi di italiano organizzati alle scuole Manzoni; qualcuno prova a vincere la timidezza e a scambiare qualche parola con i due politici. Un 24enne della Guinea racconta di trovarsi bene e di non aver incontrato alcun problema di integrazione. L’ospite più anziano, un 40enne del Mali, spende parole di “grande rispetto per la gente che ci ha accolto”. Un giovane senegalese di 27 anni ringrazia il governo italiano, ma allo stesso tempo auspica che i tempi per vedersi riconosciuto lo status di rifugiato possano ridursi.

E la senatrice Bignami fa sapere di essersi impegnata proprio in questo senso: “Ho chiesto di aumentare il numero delle commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale. Al momento sono troppo poche per fronteggiare la mole di domande e, inevitabilmente, i tempi si allungano”.

In attesa che qualcosa si muova, il numero dei profughi in via dei Mille è aumentato, e l’unico proprietario italiano della palazzina ha preferito trasferirsi altrove. “Posso dire in tutta sincerità di non aver mai ricevuto lamentele dai cittadini”, assicura Katiusha Balansino, titolare della società che gestisce il servizio. La quale accoglie favorevolmente la proposta del Pd di impiegare i richiedenti asilo in lavori socialmente utili. “Al momento il loro permesso di soggiorno non consente di lavorare – precisa – Ma dopo sei mesi di permanenza in Italia riceveranno un nuovo documento e sarà possibile ottenere le necessarie coperture assicurative”. Di certo, aggiunge, “i ragazzi si sono già detti disponibili a impegnarsi”.

Nel frattempo – e in attesa di capire che cosa accadrà dopo il 31 dicembre, quando scadranno i finanziamenti per l’accoglienza – la vita nell’ex Cral Enel sembra scorrere tranquilla per gli ospiti (che al momento sarebbero un’ottantina).

Venerdì pomeriggio alcuni ragazzi hanno sfidato a calcio balilla Bignami e Cirigliano (nella foto sotto), mentre altri guardavano la televisione e altri ancora pregavano sui tappeti stesi al primo piano.

“Ho potuto constatare che la situazione è sotto controllo – osserva la senatrice, intenzionata a organizzare un incontro su questo tema al teatro di Borsano – Ritengo sia opportuno non alimentare tensioni e non fare confusione. Queste persone sono qui perché ne hanno pienamente diritto, non creiamo guerre tra poveri”.

“La Lega insiste sulla necessità di aiutare gli italiani – aggiunge Cirigliano – Io penso che si debba andare incontro a tutti i bisognosi. E faccio notare che se la maggior parte dei cittadini di Busto può avere il sostegno della famiglia, queste persone sono completamente sole”.

venerdì 14 novembre 2014

Mafia:interrogazione su Di Matteo,perché non ha bomb jammer?

Alfano aveva dato disponibilità, ma a parole non seguiti fatti (ANSA) - ROMA, 13 NOV - Dotare il pm Di Matteo e la sua scorta del dispositivo "Bomb Jammer", il sistema anti-terroristico che avrebbe potuto salvare la vita a Falcone e Borsellino. E' questo l'obiettivo dell'interrogazione "trasversale" al ministro dell'Interno appena depositata al Senato dai parlamentari Pepe, Vacciano, Bencini, Molinari, Maurizio Romani, Girotto, Orellana, Bocchino, Campanella, Bignami, Gambaro, Cervellini, Cappelletti, Mussini, Scilipoti. Visto che, si legge nel documento, è salita "l'allerta intorno al palazzo di giustizia, anche a causa delle minacce di Salvatore Riina, delle incursioni di estranei nei diversi uffici giudiziari e di falsi allarmi bomba, mentre ad oggi il Pm Antonino Di Matteo non è stato dotato di alcuno strumento di tipo bomb jammer atto a scongiurare attentati, nonostante il ministro dell'Interno Angelino Alfano ne avesse dichiarato la disponibilità durante una visita a Palermo, durante un incontro in Prefettura e poi durante una conferenza stampa, tanto che "la Repubblica" intitolava un articolo del 3 dicembre 2013 Allarme mafia, Alfano a Palermo: "Sì al 'bomb jammer' per Di Matteo", ulteriormente interrogato sull'argomento, il ministro dichiarava che era utile investigare sull'eventuale nocumento che lo strumento avrebbe potuto causare alla salute pubblica. Nocumento non preso in considerazione dai diversi capi di Stato stranieri in visita in Italia". E a quelle parole, si legge ancora nell'interrogazione, "non sono seguiti i fatti". Anche in considerazione della "delicatezza e dell' essenzialità per la democrazia italiana dell'indagine attualmente condotta circa la "trattativa" - i parlamentari chiedono di sapere - se i fatti corrispondano al vero; se il dispositivo in questione sia nella disponibilità dello Stato e quali provvedimenti il ministro in indirizzo abbia intenzione di assumere; se abbia intenzione, qualora le notizie riportate corrispondessero al vero, di dotare la scorta del magistrato di tale congegno, che già avrebbe salvato le vite di Falcone, Borsellino, delle loro scorte e le loro inchieste".

lunedì 10 novembre 2014

Rendicontazione Bignami Laura Luglio - Agosto - Settembre - Ottobre 2014

Continua la rendicontazione come previsto dal regolamento che i parlamentari di Grillo e Casaleggio hanno accettato con il famoso "click".

Laura continua ancora con la rendicontazione e la donazione (con la registrazione e la conservazione delle ricevute) anche  se tutto ciò non è mai stato normato, tranne il dover rendicontare e restituire/donare la rimanenza dello Stipendio, ridotto a 5.000€ lordi.

Seguiranno a breve le donazioni.
Trovate qui di seguito i mesi di:


Movimento X

giovedì 6 novembre 2014

IMMIGRATI. BIGNAMI (Movimento X) presentata interrogazione bipartisan su accoglienza e protezione dei baby migranti

"Secondo i dati ufficiali del ministero del Lavoro e delle politiche sociali sono in aumento i minori stranieri non accompagnati che giungono nel nostro Paese principalmente dall'Egitto, dalla Siria e dall'Eritrea, aree segnate da conflitti, emergenze umanitarie e situazioni di grave pericolo.
Una volta giunti in Italia, alcuni baby migranti spesso sono costretti a dormire per mesi in strada o nelle stazioni ferroviarie prima che vengano assegnati alle strutture di accoglienza presenti in diversi comuni, come documentato anche da un noto programma televisivo.
Pertanto, abbiamo presentato in Senato un'interrogazione bipartisan ai ministri dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali affinchè effettuino un monitoraggio costante del fenomeno, circostanziato per regione e provincia." E' quanto riferisce la senatrice Laura Bignami (Movimento X), prima firmataria dell'interrogazione sottoscritta dai senatori De Petris, Finocchiaro, Romani, Bencini, Pepe, Mastrangeli e Orellana.
I senatori chiedono nell'interrogazione di: "Avviare iniziative concrete per passare da una gestione emergenziale ad una ordinaria ed efficiente del fenomeno, che preveda l'incremento delle strutture di accoglienza e il tempestivo trasferimento dei minori.
Mentre continua il rimpallo di responsabilità tra istituzioni locali e nazionali e tra gli stessi ministeri, più di 3.000 baby migranti che quest'anno sono sbarcati in Italia risultano ad oggi dispersi.
Ci appelliamo ai ministri competenti - concludono i senatori - affinchè intervengano con urgenza per offrire protezione ai minori stranieri e li inseriscano nei programmi di integrazione"

Pubblichiamo di seguito il testo dell'interrogazione:

Pubblicato il 5 novembre 2014, nella seduta n. 347
BIGNAMI, DE PETRIS, ROMANI Maurizio, BENCINI, MASTRANGELI, ORELLANA, FINOCCHIARO, PEPE- Ai Ministri dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:

mercoledì 5 novembre 2014

BIGNAMI (MOVIMENTO X), Fondi annunciati dal governo non sono sufficienti. Sia garantito diritto all'istruzione per alunni disabili

"I fondi annunciati dal governo, dopo le proteste dei giorni scorsi, per sostenere il fondo delle non autosufficienze non bastano a risolvere i problemi del mondo dei disabili.
Si trovino al più presto anche i 17 milioni di euro decurtati dagli stanziamenti per le politiche sociali e le risorse sottratte al Fondo per l'occupazione dei disabili."
E' quanto afferma la sen. Laura Bignami (Movimento X), che stamane ha incontrato davanti Piazza Montecitorio i manifestanti della onlus Tutti a Scuola e ha invitato a pranzo in Senato e in tour a Palazzo Madama un gruppo di ragazzi disabili accompagnati dai genitori.
"Temi fondamentali, quali l'inclusione scolastica, - prosegue la senatrice- l'abbattimento delle barriere architettoniche, l'aggiornamento del nomenclatore tariffario, la formazione degli insegnanti di sostegno, il riconoscimento dei diritti dei caregiver ancora una volta restano fuori dalle priorità dell'agenda del governo.
Non possiamo più tollerare che in un paese civile a bambini disabili sia impedito di frequentare la scuola, per la mancanza di insegnanti di sostegno o di trasporti pubblici.
Il governo corra subito ai ripari affinchè la tanto annunciata "buona scuola" non resti ancora una volta una utopia".
Ufficio stampa sen. Laura Bignami
Roma, 5 novembre 2014

venerdì 24 ottobre 2014

L. stabilità: Bignami a Renzi, vera doccia fredda taglio Sla

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - "#Renzi, la tua doccia per Sla non è stata #IceBucketChallenge, la vera doccia fredda è la TUA stabilità: -100Mln FONDO non autosufficienze". Così Laura Bignami, senatrice del Movimento X, in un tweet dopo "l'ultima novità nella manovra che ha decurtato lo stanziamento per il sociale". (ANSA). PAE 24-OTT-14 16:56 NNNN

L.stabilità: Bignami. Romani, Movimento X, preoccupano tagli sociali

(ANSA) - ROMA, 24 OTT - "Esprimiamo forte preoccupazione per i profondi tagli ai fondi sociali presenti nella Legge di stabilità". Lo affermano i senatori Laura Bignami e Maurizio Romani (Movimento X). "Ridurre di 100 milioni di euro il Fondo per la non autosufficienza e di 17 milioni di euro il Fondo per le politiche sociali, che riguarda l'inclusione di soggetti in difficoltà, quali ad esempio disabili, anziani e tossicodipendenti, significa infliggere un duro colpo al welfare del nostro Paese. Non devono essere i soggetti più deboli a pagare il peso della manovra annunciata dal Governo Renzi, e in questa direzione condurremo un'aspra battaglia in parlamento, accanto alla FISH e alle altre associazioni. E' assolutamente inaccettabile che dietro l'introduzione di nuove misure, seppur apprezzabili, come il bonus bebè e gli 80 euro in busta paga, si celino tagli a fondi già esistenti, fondamentali per favorire l'inclusione delle persone con disabilità e a garantire il sostegno alle loro famiglie". "Se il governo non attuerà interventi correttivi alla Legge di stabilità, alle persone non autosufficienti, ai disabili che non hanno i mezzi di trasporto per andare a scuola, alle famiglie in difficoltà, non resteranno altro che roboanti annunci privi di concretezza", concludono. (ANSA). PH 24-OTT-14 12:27 NNNN

giovedì 23 ottobre 2014

Bignami: Non è stata soddisfacente, nè puntuale la risposta del sottosegretario Toccafondi alla mia interrogazione sui disabili nelle scuole

"Non posso ritenermi minimamente soddisfatta dalla risposta ricevuta oggi del sottosegretario Toccafondi in Commissione istruzione del Senato alla interrogazione a mia prima firma sul tema dei disabili nelle scuole."
E' quanto afferma la senatrice Laura Bignami, Movimento X, che sottolinea:
"Il governo ha risposto in maniera del tutto evasiva alle puntuali domande che avevamo posto per conoscere il numero degli studenti disabili presenti nelle scuole italiane. Non è stato possibile conoscere nè il dato complessivo, nè disgregato per regione e provincia, nè tantomeno quante siano le ore coperte attualmente dagli insegnanti di sostegno.
Ritengo che ciò sia inaccettabile, da parte di un governo che fa della buona scuola un vessillo del proprio programma e che poi dedica una sola pagina a questo tema. Il tutto si riduce ad un insieme di slogan e slides colorate.
Non è di questo che hanno bisogno i disabili e le loro famiglie.
Lo Stato  deve abbandonare l'impronta assistenzialista e deve intraprendere iniziative politiche chiare e decise che favoriscano la riabilitazione e l'integrazione dei ragazzi disabili.
Occorre definire meglio i percorsi di formazione e di specializzazione degli insegnanti di sostegno e degli educatori. Sarebbe opportuno che tali percorsi fossero differenziati in base ai deficit degli alunni, secondo alcune specifiche macroaree, quali: autismo, ritardi mentali, disturbi comportamentali, ciechi, audiolesi, handicap esclusivamente fisici.
Garantire il diritto allo studio agli studenti disabili in tutto il territorio nazionale deve essere una priorità, perchè sostegno non è sinonimo di supplenza.
Permettere ai ragazzi di sfruttare le proprie potenzialità pèr diventare adulti indipendenti - conclude Bignami -non potrà che essere un investimento, e non una spesa per la collettività."

mercoledì 22 ottobre 2014

La senatrice Bignami all'inaugurazione della nuova ala sanitaria del Carcere di Busto Arsizio

da Varesenews del 21.10.2014

L’ospedale arriva in Carcere: apre la nuova ala sanitaria
7 celle dedicate, ambulatori medici e una palestra riabilitativa sono da oggi operativi all’interno della struttura detentiva.

E' stato l'assessore alla salute di Regione Lombardia, Mario Mantovani, a tagliare il nastro della nuova ala del carcere di Busto Arsizio. Un gesto non simbolico dal momento che i nuovi spazi saranno dedicati interamente alla sanità con l'avvio di un piccolo ospedale interno al carcere. Sono state realizzate 7 celle che potranno ospitare fino a 14 persone e due ambulatori di medicina generale dotati di attrezzature per interventi di ortodonzia, radiografie ed ecografie. L'ala sanitaria avrà anche una palestra per la riabilitazione motoria e sono previsti anche ambulatori ad hoc per fronteggiare le malattie infettive e altre per l'assistenza psichiatrica e psicologica.

SCENDE IL NUMERO DI DETENUTI NEL CARCERE DI BUSTO

 La struttura, realizzata grazie alla partnership con l'azienda ospedaliera di Busto Arsizio, accoglierà non solo i detenuti che si dovessero ammalare a Busto ma anche quelli provenienti da altri penitenziari lombardi per un periodo massimo di tre settimane. Un intervento, quello inaugurato lunedì 20 ottobre, che è stato realizzato in tempi record. «Era il 7 luglio scorso -ricorda Mantovani- quando il direttore dell'Azienda Ospedaliera ed il direttore del Carcere sono venuti a presentarmi i progetti e in tempi record si è riusciti a realizzare questo nuovo servizio sanitario di riabilitazione». Un lavoro portato a termine nel giro di tre mesi e realizzato grazie alle forze interne del carcere: l'impianto di areazione, quello elettrico e il riscaldamento sono stati realizzati da una squadra di manutenzione della Polizia Penitenziaria, i detenuti stessi hanno ritinteggiato le sale mentre l'ospedale si è occupato delle attrezzature e della palestra riabilitativa.

La realizzazione di questa struttura, oltre a ridurre i costi di gestione della popolazione carceraria, permetterà anche di avvicinarsi agli standard europei richiesti dopo la condanna della Corte Europea di Strasburgo. Per l'occasione si sono presentati il provveditore regionale alle carceri, Aldo Fabozzi, il Direttore Sanitario Armando Gozzini Gozzini, la senatrice Laura Bignami, e l'assessore Mario Cislaghi. Per l'inaugurazione delle nuove celle realizzate all'interno della struttura, invece, bisognerà attendere fino alla fine di novembre. Poi il carcere di Busto Arsizio sarà definitivamente degno di un Paese civile.
 

La senatrice Laura Bignami offre collaborazione a CNA Varese per ridurre le tariffe dell’Rc Auto e tutelare i diritti di consumatori e imprese


Nell'incontro con Maria Chiara Gadda e Laura Bignami l'ipotesi di una proposta di legge per ridurre le tariffe dell’Rc Auto e tutelare i diritti di consumatori e imprese

da VareseNews



Presso la sede della Cna di Gallarate Roberto Mantiero e Gianni Damin, presidente e vice-presidente del settore autoriparazione di Cna Varese, con Roberto Bernasconi, funzionario del settore, hanno incontrato le parlamentari della provincia On. Maria Chiara Gadda e senatrice Laura Bignami. Lo scopo era di porre all’attenzione delle parlamentari la necessità di un intervento al codice delle assicurazioni private: per questo hanno presentato loro una proposta legislativa di riforma dell’Rc auto sostenuta da Cna e altre associazioni di rappresentanza del settore.

«I punti salienti della proposta di legge di Cna sono: libertà di scelta dell’autoriparatore da parte del danneggiato, obbligo della fatturazione degli interventi riparativi, utilizzo pieno della cessione del credito e difesa della concorrenza nel mercato dell’autoriparazione senza vantaggi per le imprese convenzionate» ha ricordato Mantiero.

«Apprezzo la proposta formulata da Cna in materia di Rc auto e mi impegnerò per sostenerla in sede parlamentare – ha dichiarato Laura Bignami al termine dell’incontro - E condivido la necessità di approntare una riforma del mercato assicurativo che favorisca la libertà di scelta del consumatore e la libera concorrenza: il cittadino deve essere messo nella condizione di poter scegliere la carrozzeria cui affidare la riparazione della propria auto e per tutti gli interventi riparativi deve essere previsto l'obbligo di fatturazione, in contrasto alle frodi assicurative».

«Apprezzo e ritengo molto utile il rapporto di reciproco ascolto e collaborazione fattiva instaurato in questi mesi con Cna – ha dichiarato a sua volta Maria Chiara Gadda - Il mercato assicurativo dell'RC auto necessita di una regolamentazione e di un intervento legislativo in grado di garantire il consumatore. Gli obiettivi devono essere la riduzione dei premi assicurativi, così come la garanzia della qualità e della sicurezza del servizio di autoriparazione, in un mercato che deve essere concorrenziale. È necessario che si vada nella giusta direzione, tutelando il cittadino e chi opera onestamente in questo settore. Ho già contribuito, nei mesi scorsi, a eliminare dal decreto "Destinazione Italia" alcune misure non coerenti con questo approccio, e confermo la mia intenzione a proseguire su questo impegno».
«È indispensabile un confronto su questi temi con i parlamentari del territorio che si sono sempre dimostrati attenti alle nostre istanze - ha concluso Gianni Damin - Il mercato necessita di regole che ristabiliscano corretti rapporti tra cittadini, assicurazioni e imprese di riparazione».

21/10/2014

redazione@varesenews.it


 

venerdì 17 ottobre 2014

Bignami: "Il governo aggiorni il nomencaltore tariffario secondo i principi di: EFFICACIA, FRUIBILITA' E SODDISFAZIONE"


"Il nomenclatore tariffario sarà aggiornato entro il mese di dicembre." Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, replicando, a margine dell’assemblea di Confindustria Bergamo, alla domanda di un giornalista. “Ho sentito il ministro della Sanità Lorenzin, hanno preso l’impegno di farlo entro dicembre. Spero di riuscire ad anticipare, anzi ne sono certo”, ha concluso.
Le associazione dei disabili temono però che questo annuncio si riveli un'ennesima beffa, soprattutto se l'aggiornamento del nomenclatore non verrà fatto secondo criterio.
Il nomenclatore tariffario è il regolamento relativo alle norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale nel quale sono indicate le modalità di erogazione e le tariffe, istituito  con decreto del ministero della sanità il 27 agosto del 1999.
Da allora, anche se previsto dalla legge, il nomenclatore non è mai stato aggiornato.
La norma che regola l’assistenza in questo settore consiste essenzialmente in un elenco di categorie di dispositivi, il famoso “Nomenclatore tariffario”, che risale alla fine degli anni 90 (pubblicato nel ’99 ma completato nel ’95) che proprio per il fatto di non essere mai stato aggiornato descrive le caratteristiche di ausili presenti in quegli anni mentre non può, ovviamente, tener conto di tutto quanto è cambiato nel frattempo, nonché di tutti i nuovi dispositivi che sono stati via via introdotti sul mercato tanto in sostituzione dei vecchi quanto per rispondere in modo diverso, innovativo, più efficace alle molteplici necessità delle persone disabili.
A questo si aggiunge il fatto che all’elenco delle categorie di dispositivi erogabili non si accompagna, come avviene i tutti i paesi civili, la registrazione dei diversi modelli di prodotto che possono essere forniti per cui da noi si sa, ad esempio, che la persona può ricevere una carrozzina ma non è dato sapere con chiarezza quale modello di carrozzina può essere fornito con la tariffa indicata.
L'aggiornamento richiede un lavoro approfondito per l'organizzazione, la scelta e la catalogazione dei dispositivi protesici e l'individuazione dei prezzi.

mercoledì 15 ottobre 2014

DEF. MOVIMENTO X: NON CONDIVIDIAMO VOTO ORELLANA. NOI CONTINUIAMO SU STRADA COERENZA

"Il voto espresso dal senatore Orellana che ha salvato il  governo rientra nelle sue scelte personali che non condividiamo nè nel contenuto nè nel metodo". A dirlo sono Laura Bignami, Maria Mussini, Bartolomeo Pepe e Maurizio Romani, senatori di Movimento X. .
"Il rispetto delle regole e del mandato ricevuto dagli elettori è stato sempre il faro che ha orientato il nostro lavoro al Senato - continuano - oltre ad essere stata la ragione di fondo per cui eravamo pronti a dimetterci e per cui siamo stati espulsi dal M5s attraverso un lapidario post sul blog di Beppe Grillo.
Il Movimento X - concludono - ha intenzione di proseguire con determinazione e correttezza a interpretare l'impegno preso con gli elettori: dall'ascolto del territorio, all'operosità in Parlamento, fino alla restituzione dell'extrastipendio"

martedì 14 ottobre 2014

DL STADI - MIGRANTI. BIGNAMI (Movimento X), Accolto ordine del giorno per garantire accoglienza stranieri con esigenze particolari.


"Nel corso della seduta congiunta delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia del Senato è stato accolto come ordine del giorno, un emendamento bipartisan presentato al dl Stadi-migranti  e volto a garantire l'accoglienza degli stranieri con esigenze particolari, quali minori, disabili, anziani, donne in stato di gravidanza, persone che hanno subito forme di violenza psicologica, fisica o sessuale."
E' quanto riferisce la senatrice Laura Bignami (Movimento X), prima firmataria della proposta emendativa accolta come ordine del giorno.
"L'ordine del giorno bipartisan, sottoscritto dai senatori Finocchiaro, De Petris, Romani, Mussini, Bencini, Orellana , Bocchino, Pepe e De Pin, vuole tutelare tutti i soggetti deboli, non solo i richiedenti asilo, che giungono sul territorio nazionale da diverse parti del mondo, garantendo loro le procedure di prima accoglienza.
I tempi ridotti per l'esame del provvedimento hanno impedito di modificare il testo giunto dalla Camera dei deputati.
Auspico però - conclude la senatrice Bignami - che l'ordine del giorno accolto porti ad una rapida approvazione del disegno di legge sull'accoglienza di persone portatrici di esigenze particolari che è fermo da mesi in Senato in Commissione Affari Costituzionali, il cui via libera è fondamentale per sanare un grave vuoto normativo in materia di immigrazione."

 

giovedì 9 ottobre 2014

12 ottobre giornata nazionale delle famiglie al museo


Il 12 ottobre prossimo, in occasione di F@Mu 2014/ Il Filo d'Arianna, la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo, su tutto il territorio nazionale, musei, fondazioni ed esposizioni temporanee si apriranno alle famiglie con attività didattiche, giochi a tema ed iniziative speciali pensate per l'occasione.

L'evento è patrocinato dal Senato della Repubblica, dalla Camera dei Deputati, dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo, e da altri prestigiosi enti.

Per consultare i musei che aderiranno a questa iniziativa, potete consultare il link:

http://www.famigliealmuseo.it/

"I bambini di oggi sono gli adulti di domani
aiutiamoli a crescere liberi da stereotipi
aiutiamoli a sviluppare tutti i sensi
aiutiamoli a diventare più sensibili
un bambino creativo è un bambino più felice"

Bruno Munari

La sen. Bignami presenta un'interrogazione circa le irregolarità in merito al concorso diplomatico bandito dal Ministero degli Affari Esteri per il 2014


Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02804
Atto n. 4-02804

Pubblicato il 8 ottobre 2014, nella seduta n. 327

BIGNAMI , MUSSINI- Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e per la semplificazione e la pubblica amministrazione. -
 Premesso che:

il Ministero degli affari esteri con decreto n. 5015/169/BIS del 4 aprile 2014 ha bandito un concorso per titoli ed esami a 35 posti di segretario di legazione in prova;

il decreto-legge n. 101 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125 del 2013, all'articolo 4, comma 3, lettera b), stabilisce che: «Per le amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca, l'autorizzazione all'avvio di nuove procedure concorsuali, ai sensi dell'articolo 35, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, è subordinata alla verifica dell'assenza, nella stessa amministrazione, di idonei collocati nelle proprie graduatorie vigenti e approvate a partire dal 1° gennaio 2007, relative alle professionalità necessarie anche secondo un criterio di equivalenza»;

la circolare del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione del 21 novembre 2013, n. 5, recante "Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni", richiama all'osservanza di quanto sopra esposto tutte le pubbliche amministrazioni; al punto 3.1 precisa infatti che: «Sullo scorrimento delle graduatorie degli idonei, vigenti e approvate dal 1° gennaio 2007, c'è un vincolo, previsto dal legislatore, allo scorrimento delle stesse rispetto all'avvio di nuove procedure concorsuali. Sulle graduatorie vigenti ma anteriori alla predetta data il vincolo non è previsto e, quindi, la scelta dello scorrimento o dell'avvio di una nuova procedura concorsuale è rimessa alla discrezionalità dell'amministrazione»;

con la sentenza n. 10375 del 3 dicembre 2013, il Tar del Lazio ha stabilito che tale disposizione può essere applicata a tutte le amministrazioni, senza limitazioni di carattere soggettivo ed oggettivo;

ciò premesso, anche il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, prima di indire nuovi concorsi, avrebbe preliminarmente a parere degli interroganti dovuto scorrere le vigenti graduatorie e inquadrare gli idonei del concorso bandito con decreto ministeriale n. 5015/169/BIS l'8 aprile 2014, prima di avviare una nuova procedura selettiva, come invece è accaduto ad aprile 2014;

a parere degli interroganti non può essere considerato un impedimento allo scorrimento delle graduatorie il decreto-legge del 1° gennaio 2010, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2010, n. 30, che autorizzava il Ministero degli affari esteri, in deroga alle vigenti disposizioni sul blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, nei 5 anni 2010-2014 a bandire annualmente un concorso di accesso alla carriera diplomatica e ad assumere un contingente annuo non superiore a 35 segretari di legazione in prova;

constatato che a quanto risulta agli interroganti:

negli anni tra il 2008 ed il 2010 il Ministero ha proceduto allo scorrimento parziale delle graduatorie del concorso diplomatico, procedura che invece non ha seguito per gli idonei del concorso del 2013, seppur in presenza di una disposizione di legge che vincolasse in tal senso;

considerando la normativa di settore della carriera diplomatica, l'art. 15 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° aprile 2008, n. 72, stabilisce che: «Per tutto quanto non previsto dal presente regolamento si osservano, in quanto compatibili, le disposizioni generali sullo svolgimento dei concorsi contenute nel decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957, n. 3, e nel decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e loro successive modificazioni ed integrazioni, nonché le disposizioni sul reclutamento del personale contenute nell'articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni ed integrazioni», pertanto l'ordinamento del concorso diplomatico non può essere considerato lex specialis rispetto alle disposizioni generali dello Stato, in quanto lo stesso regolamento rinvia ad esse;

il concorso per la carriera diplomatica negli ultimi anni è stato oggetto di numerose vertenze giudiziarie, non soltanto per la questione dello scorrimento delle graduatorie, ma anche a causa di altre irregolarità,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto;

se non ritengano opportuno stabilizzare gli idonei del concorso diplomatico del 2013, nel rispetto della normativa vigente.

mercoledì 8 ottobre 2014

L'intervento della senatrice Laura Bignami in Senato sul Jobs act

Cari colleghi, onorevoli senatori, oggi l'incipit mi pesa parecchio. Oggi mi vergogno di essere seduta su questo scranno, perché è indegno che chi è seduto qui debba sottostare a disposizioni di qualcuno che non si è neanche guadagnato, in alcun modo, uno scranno simile nelle sale del Parlamento e particolarmente in codesta occasione. Non solo non si è guadagnato lo scranno secondo le nostre classiche regole democratiche rappresentative, nel nostro caso già anticostituzionali a se stesse, a dire il vero, ma irride la loro stessa consistenza, come se fossimo in una Repubblica presidenziale. Certo, siamo in una Repubblica "prenzidenziale". (Applausi dai Gruppi LN-Aut e M5S). Un Presidente del Consiglio scelto da un'Assemblea non istituzionale, che non rappresenta nemmeno coloro che del suo partito siedono qui in Parlamento, perché votato ex post.
Osservo con sgomento che l'articolo 67 della Costituzione (quello del rifiuto del vincolo di mandato), di cui ci si riempie la bocca in certe occasioni, viene quotidianamente vanificato e oltraggiato da ciò che dall'esterno - ripeto: dall'esterno - viene propugnato a voi senatori. Bobbio diceva: dite a Renzi che non è il calciatore. È Norberto Bobbio. Mai norma costituzionale è stata più violata di quella sul divieto di mandato imperativo. L'articolo 67 viene due volte oltraggiato: la prima, al di fuori di queste stanze, da un'assemblea extraparlamentare che impone a voi l'obbedienza ad un leader autocratico; la seconda, dentro questa sala, con la vostra disciplina di partito, cari senatori di maggioranza, con molti di voi che, in cuor loro, non condividono pressoché nulla di tutto ciò che il boy scout rottamatore chiede. Un capo Governo che continua a fare il sindaco - anzi, continua a fare il boy scout - confondendo lo scoutismo con la democrazia. Lui, ex sindaco in una città ed ex di una grande organizzazione, che hanno come emblema il giglio: lo stesso giglio che è anche un monito, se pensiamo alla tragedia dell'isola omonima. Un capo scout non eletto in Parlamento, che qui vuole imporre le sue decisioni senza compromessi, senza il rispetto democratico delle minoranze, esterne ed interne al suo partito, e senza la cultura del valore del dissenso. Questa non è democrazia.

giovedì 2 ottobre 2014

Lezioni private in nero. Si combattono elevando il tetto di guadagno

Sul Job Acts la Sen. Bignami (Movimento X): "Presentato emendamento per elevare il limite di 5.000 euro per il pagamento delle ripetizioni con i buoni lavoro."

Nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante la delega al Governo in materia di Lavoro la Sen. Bignami, che in passato ha fatto parte della Commissione Cultura, ha presentato alcune proposte considerate migliorative al Job Act, che verranno discusse in Aula la prossima settimana.

"Il testo della delega lavoro prevede l'elevazione dei limiti del compenso economico attualmente previsto per le attività lavorative discontinue e occasionali in tutti i settori produttivi.

Con l'emendamento presentato - spiega la senatrice - intendiamo specificare come tra i settori produttivi che saranno toccati da questa elevazione del tetto di 5.000 euro annui siano ricomprese anche le lezioni private impartite agli studenti al di fuori dell'orario scolastico.

"In Italia afferma la Sen. Bignami - vi è un business delle ripetizioni in "nero". Si tratta di un settore regolamentato non adeguatamente che determina una forte evasione fiscale. Secondo il Codacons l'industria delle ripetizioni fatturerebbe ogni anno in Italia 850 milioni di euro. Tale evasione fiscale potrebbe ridursi incentivando l'utilizzo dei buoni lavoro prepagati e soprattutto semplificando la loro gestione.

Tale atteggiamento - conclude la senatrice Bignami - educherebbe alla fiscalità, anzichè all'evasione."

martedì 30 settembre 2014

La senatrice Bignami presenta emendamenti per migliorare il testo della delega lavoro

Il Senato in questi giorni è impegnato nell'esame del disegno di legge recante la delega al Governo in materia di Lavoro. Il Parlamento è chiamato a fornire all'esecutivo le linee guida su temi delicati come la riforma degli ammortizzatori sociali, i servizi alla per il lavoro e le politiche attive, in materia di riordino dei rapporti di lavoro, di sostegno alla maternità e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
La senatrice Laura Bignami, Movimento X, da sempre attenta ai problemi sociali ha presentato alcune proposte migliorative al cosiddetto Jobs act, che verranno discusse in Aula in questa settimana.
"Abbiamo presentato un ordine del giorno - spiega la senatrice bustocca - per garantire il riconoscimento professionale e il sostegno della figura del caregiver familiare.
I caregiver familiari volontariamente e gratuitamente si prendono cura di una persona cara consenziente in condizioni di non autosufficienza, a causa dell'età, di una malattia, di una disabilità. Questo loro atto di amore, comporta grandi sacrifici e nel 66% dei casi li costringe ad abbandonare il proprio lavoro.
I caregiver - prosegue Bignami - in Italia sono 9 milioni e senza il lavoro da loro svolto il costo economico delle tante persone che hanno bisogno di assistenza continua sarebbe insostenibile per lo Stato.
Lo Stato, pertanto, non può non tener conto di questa realtà ed è tenuto a riconoscere e a tutelarli, come avviene negli altri stati europei: In Spagna come in Gran Bretagna è previsto un riconoscimento economico per queste figure mentre in Germania possiedono benefit e maturano contributi previdenziali.

Non possiamo accettare che solo in Italia i caregiver familiari siano privati degli strumenti di tutela previdenziale, sanitaria e assicurativa che dovrebbero spettare loro di diritto."
La senatrice Bignami ha poi presentato 3 emendamenti in materia di lavoro occasionale e accessorio.
 "Il testo del disegno di legge prevede l'elevazione dei limiti di reddito attualmente previsti per le attività lavorative discontinue e occasionali in tutti i settori produttivi. Con gli emendamenti presentati - spiega la senatrice - intendiamo specificare come tra i settori produttivi siano ricomprese anche le attività di servizio di natura socio-assistenziale e di cura, rese a favore delle famiglie, le lezioni private impartite agli studenti al di fuori dell'orario scolastico e le attività relative all'esercizio della prostituzione.
Per quanto concerne le ripetizioni - precisa Bignami - in Italia vi è un business di questo settore mal regolamentato, che determina evasione fiscale. Secondo il Codacons l'industria delle ripetizioni fatturerebbe ogni anno in Italia 850 milioni di euro.
Tale evasione fiscale potrebbe ridursi incentivando l'utilizzo dei buoni lavoro prepagati e semplificando la loro gestione. Tale atteggiamento educherebbe alla fiscalità, anzichè all'evasione.
Con un altro emendamento abbiamo tentato di porre una regolamentazione al fenomeno della prostituzione che è uno dei più redditizi, e per questo soggetto al controllo della criminalità organizzata. Secondo i dati Istat di settembre 2014, il giro d'affari innescato dalla prostituzione si attesterebbe sui 3,5 miliardi di euro.
Ad oggi in Italia il fenomeno non è regolamentato, anche se con l'ordinanza del 24 luglio 2013, n. 18030, la Cassazione ha disposto che per il Fisco è legittimo qualificare la prostituzione come fonte di reddito da cui si deduce una adeguata capacità contributiva da ritenere legale.
L'inserimento della prostituzione nella categoria del lavoro occasionale - conclude la senatrice Bignami - potrebbe servire a disciplinare il fenomeno, a ridurre l'elusione fiscale e a combattere la criminalità"

giovedì 25 settembre 2014

La senatrice Bignami è parzialmente soddisfatta della risposta del ministero dei beni culturali alla sua interrogazione sulla cattiva gestione delle fondazioni liriche

RESOCONTO SOMMARIO

Legislatura 17ª - 7ª Commissione permanente - Resoconto sommario n. 126 del 24/09/2014
ISTRUZIONE PUBBLICA, BENI CULTURALI (7ª)
MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE 2014
126ª Seduta
Presidenza del Presidente
MARCUCCI
Intervengono i sottosegretari di Stato per i beni e le attività culturali e per il turismo Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua e per l'istruzione, l'università e la ricerca Toccafondi.

(...)

Il sottosegretario Ilaria BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione n. 3-01152 della senatrice Bignami sulla crisi delle fondazioni liriche, ricordando che le fondazioni lirico-sinfoniche in situazione di crisi hanno avuto la possibilità di presentare all'Amministrazione, nella persona del commissario straordinario di Governo, ingegner Pier Francesco Pinelli, i cosiddetti "piani di risanamento" ai sensi dell’articolo 11 del decreto-legge n. 91 del 2013, cosiddetto "valore cultura". Puntualizza in proposito che detti piani sono finalizzati alla concessione di finanziamenti di durata fino a un massimo di trenta armi, al fine di riportare le fondazioni stesse, entro i tre esercizi finanziari successivi ed attraverso soluzioni compatibili con gli strumenti previsti dalle leggi di settore, "nelle condizioni di attivo patrimoniale e almeno di equilibrio del conto economico".
Dopo aver rilevato che le disposizioni del "decreto valore cultura" si basano sul principio del contenimento della spesa, si sofferma specificatamente sulle due questioni segnalate nell’interrogazione, ricordando che il Governo ha inteso affrontarle dettando nuove disposizioni con il decreto-legge n. 83 del 2014 (cosiddetto "art bonus"). Per quanto riguarda le retribuzioni dei sovrintendenti, sottolinea quindi che l’articolo 5, comma 4, ha stabilito come parametro massimo di riferimento per la determinazione del loro trattamento economico omnicomprensivo, incluso ogni trattamento accessorio, il trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione.
Quanto al nodo del personale, a suo avviso assai delicato, lo stesso "decreto art bonus", all’articolo 5, comma 1, lettera b), individua, per il personale con contratto a tempo indeterminato delle fondazioni lirico-sinfoniche eventualmente risultante in eccedenza all’esito della rideterminazione delle dotazioni organiche, la possibilità di estendere l’applicazione dell’articolo 2, comma 11, lettera a) del decreto-legge n. 95 del 2012, ovvero di avvalersi della normativa previgente alla cosiddetta "riforma Fornero" per i requisiti pensionistici e le modalità di liquidazione del trattamento di fine rapporto per il personale in possesso di determinati requisiti.
Evidenzia altresì che, per il personale che alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 83 del 2014 risultasse ancora eccedente, si prevede l’assunzione a tempo indeterminato dalla società Ales S.p.A, "tramite procedure di mobilità avviate dalla fondazione," nel rispetto del proprio bilancio e senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica.

 La senatrice BIGNAMI (Misto-MovX) si dichiara parzialmente soddisfatta, rilevando criticamente il persistere di situazioni inique nel contesto della spending review.
(...)

Tante iniziative di formazione per aprire le porte del Senato agli studenti

Per l'anno scolastico in corso, 2014-2015, il Senato della Repubblica promuove numerose iniziative di formazione dedicate alle scuole di ogni ordine e grado, realizzate in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Da "Un giorno in Senato: incontri di studio e formazione", per gli studenti delle scuole superiori a "Testimoni dei diritti", dedicata alle scuole secondarie di primo grado.
"Vorrei una legge che..." è un'iniziativa rivolta agli studenti delle scuole primarie e si propone di far riflettere i bambini su temi a loro vicini e di far cogliere l'importanza delle leggi sulla regolamentazione della vita di tutti i giorni, incentivando il senso civico e di partecipazione democratica. I bambini, dopo aver approfondito insieme ai loro insegnanti un tema che li tocca da vicino, propongono e illustrano in forma creativa veri e propri “disegni di legge".
"Dalle aule parlamentari alle aule di scuola - Lezioni di Costituzione" è un progetto realizzato in collaborazione con la Camera dei deputati per le scuole secondarie di secondo grado.
 
Tutti i bandi di concorso per partecipare alle attività didattiche sono disponibili sul sito:

mercoledì 24 settembre 2014

Audizione del direttore dell'Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, in Commissione Anagrafe Tributaria

La dott.ssa Orlandi ha analizzato l'anagrafe tributaria nella prospettiva di una razionalizzaione delle banche dati pubbliche in materia economica e finanziaria. Potenzialità e criticità del sistema nel contrasto dell'evasione fiscale.

Per vedere l'audizione di questa mattina a cui ha partecipato anche la senatrice Bignami, in quanto componente della Commissione Anagrafe Tributaria, clicca qui:

http://webtv.camera.it/archivio?id=6842&position=0

martedì 23 settembre 2014

La sen. Bignami presenta un'interrogazione al ministro dell'Istruzione sulla questione disabilità nella scuola e sulla formazione degli insegnanti di sostegno

Senato della Repubblica


 INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE IN COMMISSIONE
 BIGNAMI al ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
 Premesso che:
il diritto allo studio è un principio garantito costituzionalmente. L'art. 3 della Costituzione recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" ed "E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana...". La Costituzione garantisce dunque i principi di uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini. L'art. 34 inoltre dispone che la scuola sia aperta a tutti. L'art. 38 dispone che gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale;
la Legge 4 agosto 1977, n. 517, recante "Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico", stabilisce con chiarezza presupposti, condizioni, strumenti e finalità per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità;
di fondamentale importanza è la sentenza n. 215 del 1987 della Corte Costituzionale, che ha dichiarato il diritto pieno e incondizionato degli alunni con disabilità alla frequenza nelle scuole di ogni ordine e grado;
il punto di riferimento normativo dell'integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità è la Legge 5 febbraio 1992, n. 104,  "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate";
con la Legge 3 marzo 2009, n. 18, il Parlamento italiano ha ratificato la convenzione dell'ONU per i diritti delle persone con disabilità;
la Corte Costituzionale con la sentenza n. 80 del 22 febbraio 2010 ha riconosciuto il diritto del disabile all'istruzione come un diritto fondamentale. La sentenza esclude la possibilità di fissare un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno e consente di assumere insegnanti di sostegno in deroga per gli studenti con disabilità che si trovino in condizione di particolare gravità;
considerato che:
il Presidente del Consiglio in carica ha più volte affermato la centralità dell'istruzione nel suo programma di governo, da ultimo con l'illustrazione in Parlamento dell'"Agenda dei 1000 giorni"; ciononostante le linee guida dal governo sulla scuola contenute nel dossier dal titolo "La buona scuola", presentato il 3 settembre u.s., affrontano in modo molto superficiale e approssimativo le problematiche relative all'inclusione scolastica e le politiche di sostegno degli alunni con disabilità;
tenuto conto che:
il 31 luglio u.s. la Commissione Istruzione del Senato ha approvato all'unanimità una risoluzione che impegna il governo a risolvere il problema degli insegnanti di sostegno, garantendo la cosiddetta continuità didattica, ovvero la possibilità per i bambini con disabilità più o meno gravi di avere uno stesso insegnante di sostegno durante tutto il ciclo scolastico;
rilevato che:
nell’anno scolastico 2007/2008 gli alunni disabili, secondo il Miur, erano 174.404 e l’organico di sostegno, che comprende sia i docenti di ruolo che i precari, contava 88.441 unità. L’anno scorso gli alunni disabili erano 209.814 e gli insegnanti erano 110.216;
l'associazione "Tutti a scuola" segnala che ogni anno gli alunni disabili sono superiori di migliaia di unità rispetto alle previsioni che il MIUR registra al momento delle iscrizioni; secondo la succitata onlus nelle scuole pubbliche sono accolti oltre il 91% degli alunni disabili e gli insegnanti di sostegno nella metà dei casi sono diventati tali perché, in soprannumero nelle proprie discipline, hanno frequentato mini corsi di formazione di poche ore;
ogni anno si registrano ritardi significativi nell'assegnazione delle risorse professionali a supporto degli alunni con disabilità, a discapito delle esigenze effettive degli alunni;
tenuto conto, inoltre, che:
nelle scuole italiane, come denunciato dalla onlus Cittadinanzattiva, sono presenti barriere architettoniche che ostacolano l'accesso dei disabili negli edifici: una scuola su quattro è priva di posti per disabili nel cortile o nel parcheggio interno e quasi una su due non ne ha nemmeno nei pressi dell'edificio. Il 46% degli edifici su più piani dispone di un ascensore, ma questo nel 20% dei casi non funziona e nel 6% non è abbastanza largo da consentire l'ingresso di una carrozzina. Barriere architettoniche sono presenti nel 29% delle aule, nel 21% degli ingressi, nell'11% delle mense e dei cortili. In quasi la metà delle aule non ci sono banchi adatti a uno studente in carrozzina;
si chiede di sapere:
se il ministro in indirizzo ad oggi abbia contezza di quanti siano gli alunni disabili presenti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, di quante siano le ore di sostegno di cui necessitano e quante di queste risultino coperte da insegnanti di sostegno;
se sia in grado di fornire un dettaglio della questione suddiviso per provincia e per regione;
quali misure di sua competenza il ministro  intenda assumere al fine di garantire il rispetto del diritto allo studio degli studenti disabili in tutto il territorio nazionale;
quali iniziative di sua competenza intenda intraprendere affinchè nelle scuole la disabilità non sia vista come un impedimento, ma come un insieme di potenzialità dei ragazzi su cui lavorare, eliminando l'impronta assistenzialista della scuola e favorendo quella riabilitativa;
se il ministro in indirizzo non intenda definire meglio i percorsi di formazione e specializzazione degli insegnanti di sostegno e degli educatori;
se non ritenga necessario far sì che i percorsi di formazione degli insegnanti di sostegno e degli educatori siano differenziati in base ai deficit degli alunni, secondo alcune specifiche macroaree come ad esempio: autismo, ritardi mentali, disturbi comportamentali, ciechi, audiolesi, handicap esclusivamente fisici.

Sen. Laura Bignami
Roma, 23 settembre 2014

sabato 20 settembre 2014

Procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo

La fecondazione eterologa in Italia è stata introdotta con la Circolare Ministeriale 10 luglio 1997 n.8 - "Sperimentazione clinica dei medicinali", ma è stata successivamente vietata dalle disposizioni contenute nella Legge 40 del 2004.
Con la sentenza 162 del 2014 la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo l'art. 4 della Legge 40 del 2004, nella parte in cui poneva il divieto assoluto di fecondazione medicalmente assistita di tipo eterologo.

MOTIVAZIONI SENTENZA 162 del 2014 della CORTE COSTITUZIONALE

La Consulta ha rilevato che il divieto di PMA di tipo eterologo incide su beni costituzionalmente rilevanti, tutelati ex artt 2,3,13,29, 31 della Costituzione per quanto attiene la libertà di autodeterminarsi su aspetti di assoluta rilevanza personale che attengono la sfera fisica, morale, familiare e dall'art. 32 della Costituzione relativamente alla tutela della salute nell'accezione più ampia.
Il veto posto nella legge 40 ostacolava la scelta di una coppia sterile di diventare genitori e di formare una famiglia che abbia dei figli, che è espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi.
Appariva dunque un paradosso che la legge 40 che parte dal presupposto che la procreazione medicalmente assistita sia consentita solo qualora non vi siano altri metodi terapeutici efficaci per rimuovere cause di sterilità o infertilità, poi di fatto, vietando l'eterologa, impediva il ricorso alla PMA alle coppie in cui uno dei componenti fosse stato completamente sterile.
Inoltre il veto alla PMA di tipo eterologo introduce anche una violazione del divieto di discriminazione laddove si configura un diverso trattamento delle coppie, in ragione della capacità economica delle stesse, in quanto è impedito il ricorso alla fecondazione eterologa in altri Paesi alle coppie con minori disponibilità economiche.

VUOTO NORMATIVO?

Le motivazioni della sentenza precisano inoltre come l'accoglimento di quanto stabilito dalla Corte non comporti un vuoto normativo, in quanto si può far riferimento alle norme contenute nella Legge 40 non abrogate e alle disposizioni del decreto legislativo 191 del 6 novembre 2007, recante "Attuazione della direttiva 2004/23/CE sulla definizione delle norme di qualità e di sicurezza per la donazione, l'approvvigionamento, la lavorazione, la conservazione di tessuti e cellule umani".
La questione del numero di donazioni è risolvibile secondo la Corte Costituzionale attraverso un aggiornamento delle Linee Guida, anche alla luce di quanto stabilito negli altri paesi europei e tenendo conto dell'esigenza di consentirle entro un limite ragionevolmente ridotto.
Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha manifestato invece la volontà di disciplinare la materia con un decreto legge, che è stato bloccato in Consiglio dei ministri.
Il ministro sostiene infatti che occorre dare piena attuazione alla direttiva 17 del 2006 che in Italia è stata recepita solo in alcune sue parti a causa del veto alla PMA di tipo eterologo che era presente nella Legge 40 del 2004.

La bozza del decreto presentato dal ministro prevedeva:
• donazione dei gameti volontaria e gratuita;
• permessi lavorativi per i donatori;
• fissazione di limiti di età per i donatori (donne età non inferiore a 20 anni non superiore a 35 anni; uomini di età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 40 anni).
• numero massimo di 10 nascite da uno stesso donatore;
• conoscenza delle modalità del proprio concepimento per il nuovo nato;
• registro nazionale dei donatori presso l'Istituto superiore di sanità;
• possibilità per il nuovo nato di conoscere le proprie origini a determinate condizioni.

Le Regioni nel frattempo hanno fissato delle linee guida comuni che però non hanno forza di atto normativo.
I punti salienti sono:
• fissazione di limiti di età per i donatori (donne età non inferiore a 20 anni non superiore a 35 anni; uomini di età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 40 anni).
• Possono far ricorso alla PMA di tipo eterologo coniugi o conviventi di sesso diverso, maggiorenni, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi. Si consiglia però la pratica eterologa su donne di età inferiore ai 50 anni per l'alta incidenza di complicanze ostetriche.
• numero massimo di 10 nascite da uno stesso donatore;
• inserimento della fecondazione eterologa nei LEA, livelli essenziali di assistenza, e quindi erogata nei centri pubblici gratuitamente o con il pagamento di un ticket;
• anonimato donatori;
• non è possibile scegliere caratteristiche fenotipiche del donatore;

Al momento il dibattito si concentra su due temi etici molto importanti, l'anonimato dei donatori e la conoscenza del proprio concepimento da parte dei nuovi nati.
A ciò si aggiunge un'ulteriore criticità ovvero il destino degli embrioni congelati ed inutilizzati.
Probabilmente le risposte arriveranno a seguito di un dibattito parlamentare sulla questione. Infatti, anche se al livello normativo non sembrerebbe necessaria una nuova legge sulla materia, il governo sembra intenzionato a promuovere la discussione sui disegni di legge di iniziativa parlamentare già depositati.

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A lato un piccolo sondaggio per capire cosa ne pensate voi.
Siete propensi al sostegno di una linea più intransigente rispetto alla fecondazione eterologa o ad una linea più accondiscendente? La votazione è di tipo Approval Voting (cioè potete segnare tutte le risposte che vi piacciono).

Le sette opere di misericordia

Le sette opere di misericordia corporale

  1. Dar da mangiare agli affamati.
  2. Dar da bere agli assetati.
  3. Vestire gli ignudi.
  4. Alloggiare i pellegrini.
  5. Visitare gli infermi.
  6. Visitare i carcerati.
  7. Seppellire i morti.

Le sette opere di misericordia spirituale

  1. Consigliare i dubbiosi.
  2. Insegnare agli ignoranti.
  3. Ammonire i peccatori.
  4. Consolare gli afflitti.
  5. Perdonare le offese.
  6. Sopportare pazientemente le persone moleste.
  7. Pregare Dio per i vivi e per i morti.

venerdì 19 settembre 2014

La senatrice Bignami in visita ai rifugiati di via dei Mille

da Varesenews del 19.09.2014

Il sopralluogo della Senatrice Laura Bigami ha aperto le porte del palazzo che ospita i 50 richiedenti asilo politico in città. Ma tra falsi allarmismi e voglia di integrazione gli operatori del centro spiegano: “I ragazzi vogliono conoscere e farsi conoscere”

Tra i rifugiati di Busto Arsizio
Si sono fatti trovare in fila, nel giardino del palazzo che li ospita da più di un mese, per il primo incontro istituzionale da quando sono in Italia. Uno ad uno, accompagnata dal consigliere Marco Cirigliano, la senatrice Laura Bignami ha stretto le mani e scambiato due parole con i 50 uomini che dopo essere scappati dal loro paese sono approdati a Busto Arsizio. Ma nonostante i sorrisi, le foto di gruppo e qualche selfie, il sopralluogo ha avuto una motivazione molto seria: capire in quali condizioni vivono queste persone e capire sopratutto cosa può fare la città per accoglierli al meglio. «I ragazzi passano qui gran parte della giornata -racconta Katiuscia Balansino, responsabile della struttura- anche perché fino a quando non sarà riconosciuto il loro status non è possibile organizzare nessuna attività». Le giornate scorrono così tra una partita a calcetto in quello che, quando il palazzo era ancora di proprietà dell’Enel, era un campo da tennis per i dipendenti e un po’ di tv sul maxi schermo allestito nell’atrio della struttura. «Cerchiamo di farli rimanere il meno possibile in camera -continua la responsabile- in modo che socializzino tra di loro». Sono 7 gli appartamenti dedicati alla loro accoglienza, ognuno dei quali ospita tra le 7 e le 10 persone «e qui loro devono pulire e tenere in ordine mentre per gli spazi comuni ogni mattina arrivano due operatrici». 

Per il resto, in questo periodo di attesa, non è facile organizzare molto altro. Tutti gli ospiti della struttura oggi sono formalmente richiedenti protezione internazionale ma ci vorrà tempo prima che una commissione valuti la loro pratica e, se ritenuti idonei, conceda loro un permesso di soggiorno per motivi umanitari. «Nel frattempo noi cerchiamo di tenerli impegnati il più possibile e di prepararli al meglio per un futuro qui, anche lavorativo -spiega un altro responsabile, Roberto Garavello- e proprio per questo stiamo cercando di iscriverli ad una scuola di italiano per stranieri». La volontà di integrazione è evidente anche tra i ragazzi ma nessuno degli operatori nasconde«con la campagna portata avanti da alcune realtà politiche in questo momento non è affatto facile». L’idea che il centro vuole trasmettere «è che queste sono persone che, scappate dal loro paese, sono in Italia per lavorare e proprio per questo non vogliamo chiedere nulla e dare una cattiva impressione: tutto quello che serve lo acquistiamo».

«Ciò che dev’essere chiaro a tutti -spiega Laura Bignami- è che non c’è nessun rischio ebola dal momento che queste persone sono in Italia da molti mesi e non sussiste nessun timore per la sicurezza». Specialmente per quanto riguarda il piano sanitario ogni ospite della struttura è costantemente monitorato dalla ASL e sono totalmente da escludere malattie pericolose o contagiose. Negli occhi di molti si vede però ancora uno sguardo spendo, «lo sguardo di chi ha visto cose che mai nessuno dovrebbe vedere», sintetizzerà Marco Cirigliano al termine della visita, e proprio per questo motivo Busto Arsizio deve offrire loro la possibilità di ripartire. «I ragazzi hanno voglia di conoscere e farsi conoscere -conclude Katiuscia Balansino- e quindi le porte del palazzo sono aperte a chiunque voglia fare due chiacchiere. O giocare una partita a pallone».

«Io, senatrice e mamma di un disabile, combatterò per una scuola che li aiuti»

Da La Provincia di Varese del 18.09.201

Caro Renzi, te lo dico da mamma. Oltre alle belle parole sulla scuola, dai attenzione agli alunni disabili».
L’appello è della senatrice di Busto Arsizio Laura Bignami, eletta nel Movimento Cinque Stelle poi espulsa e, dopo che le sue dimissioni dalla carica sono state respinte in aula, accasatasi nel “Movimento X” che raggruppa alcuni dissidenti ex grillini.

Nel giorno in cui il premier relazionava in aula, Bignami tweettava: «Mio figlio disabile non ha ancora il sostegno. Ogni anno come il precedente».

Assistito da una Coop il figlio tredicenne della senatrice frequenta la terza media, e in attesa che venga affidato ad un insegnante di sostegno, la cui nomina non è ancora arrivata, viene assistito dagli educatori di una cooperativa.

«Perché siamo a Busto Arsizio, in una realtà che può permettersi di dare un’alternativa agli alunni senza sostegno - spiega la senatrice - ma nei paesini dove i Comuni non possono affidare il servizio alle cooperative, i genitori sono abbandonati a se stessi. È un problema che non va sottovalutato, perché posso capire che un margine di errore ci può sempre essere, ma sui casi noti non è accettabile. Non si scopre a settembre che un ragazzo di terza media ha bisogno di un insegnante di sostegno».

Il problema è più serio del previsto («immagino la preoccupazione dei genitori i cui ragazzi sono privi di sostegno in questi primi giorni di scuola» ammette la senatrice bustocca, riferendosi anche ai problemi di bullismo di cui potrebbero finire vittime) e investe direttamente il presidente del Consiglio, perché in questi giorni la scuola è stata messa al centro della narrazione politica dei “mille giorni”, a partire dallo scenografico primo giorno di scuola con i ministri in giro per l’Italia.

«Non accetti lezioni da nessuno? Concedile a tutti i ragazzi disabili che aspettano sostegno» il secondo tweet di Laura Bignami a Renzi nel gran giorno in Senato.

Sì perché i genitori degli alunni affetti da disabilità non possono “stare sereni”: «Il sostegno purtroppo nella scuola di oggi non è funzionale al miglioramento del ragazzo, ma solo a ridurre il disturbo che quest’ultimo può recare alla classe - sottolinea la senatrice - ci vorrebbero insegnanti competenti, perché i metodi didattici e pedagogici portano ad ottenere risultati fantastici, mentre ai ragazzi disabili di solito vengono propinati insegnanti che non hanno altra collocazione e che non sanno come trattare questi casi».

«Ma non si capisce perché ci siano diverse classi di insegnamento per le classi di normodotati ma non per le diverse patologie, quando il range di distanza tra le diverse forme di disabilità è superiore a quella tra la storia e la matematica».

Una pagina su 160

Un fatto che potrebbe anche consentire risparmi, diversificando l’assistenza che viene garantita in base alle patologie. Insomma, urge una “svolta buona” anche per i disabili nelle scuole.

«E invece - prosegue Bignami - nella riforma annunciata da Renzi c’è una sola pagina sul sostegno, su circa 160. Segno di scarsa attenzione al problema. Del resto, una riforma della scuola che contiene degli errori ortografici nelle slide di presentazione si commenta da sé».

Eppure la senatrice-mamma non demorde, e porterà avanti la battaglia per tutti i genitori nelle sue condizioni: «Settimana prossima farò subito un’interrogazione al ministro Stefania Giannini per sapere almeno quanti alunni sono coperti e quanto scoperti».

Varese

martedì 16 settembre 2014

Senatori movimento X accusano il M5S: violate regole con espulsione. E chiedono carte a Grasso

AGI) - Roma, 15 set. - Non si placa la polemica sulle espulsioni nel Movimento 5 Stelle, anche se le riunioni che hanno sancito lo strappo, in Senato, sembrano lontane anni luce. Il motivo e' uno: gli ex M5S chiedono di avere copia del verbale in cui, nero su bianco, deve essere motivata la loro cacciata. Sono state violate le regole, e' il ragionamento e dal verbale risultera' ancora piu' chiaro. Con una lettera all'allora capogruppo Maurizio Santangelo, Maria Mussini, Alessandra Bencini, Maurizio Romani, Laura Bignami e Monica Casaletto hanno chiesto, si e' appreso in Senato, copia autentica del verbale d'assemblea del 25 febbraio scorso, con la delibera votata ai sensi dell'articolo 15 del regolamento del Gruppo. Ma non hanno avuto risposta ed hanno ripresentato, si apprende ancora, la questione ai presidenti dei senatori M5S che si sono succeduti, Maurizio Buccarella e Vito Petroselli.  A Palazzo Madama raccontano che la richiesta sia stata supportata anche a parole, in una discussione che viene descritta di fuoco fra la toscana Bencini e Petroselli. Ma della copia autentica del verbale, viene spiegato, ancora nessuna traccia. Per questo i 5 senatori si sono rivolti al presidente Pietro Grasso: nell'assemblea di febbraio che ha deciso l'espulsione, avrebbero spiegato, non c'e' stata alcuna votazione, ne' singola ne' collettiva, da parte dei gruppi riuniti. Come invece vuole il regolamento del Gruppo. A marzo, avrebbero ricordato, il blog di Beppe Grillo ha, di fatto ufficializzato l'espulsione, ma non c'e' stata alcuna ratifica degli iscritti certificati dal blog. Il non rispetto delle norme del regolamento parlamentare del gruppo M5S ha originato notevoli ricadute anche sull'Istituzione da lei presieduta, in termini di rappresentanza, funzionamento e organizzazione, avrebbero ancora spiegato i senatori che al presidente Grasso chiedono di intervenire, nelle modalita' che riterra' piu' idonee, per garantire il loro diritto ad accedere agli atti che deliberarno la loro espulsione. (AGI) Mao 151827 SET 14 NNNN