"Esprimiamo profondo rammarico per la mancata approvazione da parte
dell'aula del Senato dell'emendamento presentato dal M5S, al disegno di
conversione del decreto "Enti Locali", per la riapertura di un ufficio
della direzione investigativa antimafia presso l'aeroporto di Milano
Malpensa.
Tale presidio, composto da due unità, aveva dato un supporto strategico
negli anni alla lotta alla criminalità ed era stato poi recentemente
soppresso secondo illogiche motivazioni.
Non convincono affatto le giustificazioni sul risparmio economico
addotte dal Pd nel tentativo di affossar il nostro emendamento.
L'ufficio, infatti, per il suo funzionamento si avvarrebbe di risorse
già disponibili del ministero dell'Interno, senza oneri aggiuntivi per
lo Stato. Persino l'ex direttore della D.I.A. in una nota segnalava
come gli oneri derivanti dalla chiusura del presidio sarebbero stati
superiori ai risparmi conseguibili.
In vista di Expò 2015 un ufficio Dia nell'aeroporto di Malpensa,
principale punto di accesso alla manifestazioni internazionale, risulta
fondamentale e la sua chiusura appare inconcepibile.
Ciò che lascia ancor più sconcertati e amareggiati è che lo stesso
emendamento era già stato proposto dal Movimento 5 Stelle al decreto
"salva Roma", poi decaduto. In quell'occasione era stato approvato ad
ampia maggioranza dall' Aula del Senato, mentre ieri, dopo solo due
mesi, la stessa maggioranza lo ha respinto.
Il Parlamento ha perso ancora una volta l'occasione per sostenere il bene e la sicurezza del nostro Paese."
venerdì 21 febbraio 2014
lunedì 17 febbraio 2014
Intervento Bignami in Senato sul "Decreto svuotacarceri"
Signor Presidente, signor Ministro (o chi per esso),
onorevoli colleghi, in una Nazione civile chi delinque deve scontare la
pena. La pena non è una vendetta o una punizione fine a sé stessa, ma
deve essere l'occasione per attuare una rieducazione che riporti la
persona delinquente alla condizione di cittadino onesto.
Il fine della giustizia deve essere la riabilitazione, come previsto dall'articolo 27, comma terzo, della Costituzione, citato dal senatore Barani. Dobbiamo pensare al recupero del detenuto, studiando e valorizzando un percorso che metta insieme il mondo delle associazioni, le cooperative, i centri sociali per il volontariato, il mondo del lavoro e le istituzioni, per ricreare dignità e stima nei detenuti e per offrire loro la speranza di una vita diversa.
Il fine della giustizia deve essere la riabilitazione, come previsto dall'articolo 27, comma terzo, della Costituzione, citato dal senatore Barani. Dobbiamo pensare al recupero del detenuto, studiando e valorizzando un percorso che metta insieme il mondo delle associazioni, le cooperative, i centri sociali per il volontariato, il mondo del lavoro e le istituzioni, per ricreare dignità e stima nei detenuti e per offrire loro la speranza di una vita diversa.
mercoledì 12 febbraio 2014
Immigrazione: Bignami(M5s),accogliere bambini nati su barconi
Ieri l'Aula del Senato ha
approvato il provvedimento che prevede l'istituzione di un Fondo per
l'immigrazione e lo stanziamento di 20 milioni di euro per
l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e delle donne
straniere in stato di gravidanza. Nessun sostegno economico viene però
riconosciuto esplicitamente alle donne straniere che partoriscono sui
barconi durante il viaggio. Le puerpere che arrivano in Italia sono
moltissime, in quanto non rientrano nei casi di minori non accompagnati
e di donne in gravidanza previsti dal decreto. Ho presentato un
emendamento per rimediare a questa grave dimenticanza. Nessuna modifica
al testo è stata però accolta dal governo, perché il provvedimento è
giunto in Senato blindato a causa dei tempi strettissimi per la
conversione che hanno reso impossibili gli interventi emendativi.
Ancora una volta il Parlamento ha convertito in legge un decreto che
presenta delle lacune, ancora una volta il lavoro parlamentare è stato
svilito lasciando scoperta una categoria debolissima con la probabile
creazione di ulteriori casi drammatici.
Ora lavoreremo in Commissione e in Aula sui prossimi provvedimenti utili per porre rimedio a questa "dimenticanza" legislativa.
martedì 4 febbraio 2014
M5S: Bignami, ora basta. Noi elette Movimento dobbiamo reagire
Roma, 4 feb 2014 - ''Si puo' criticare Boldrini, ma qui si e' passato il
segno. Come parlamentari donne abbiamo aspettato anche troppo''. Lo
afferma, in un'intervista, la senatrice del
Movimento 5 Stelle Laura Bignami, prendendo posizione circa le forme di
protesta messe in campo dai suoi colleghi alla Camera e gli attacchi
alla presidente Laura Boldrini. ''Questa roba non fa certo parte del
menu del movimento al quale ho aderito - afferma Bignami - La violenza
non si deve mai istigare, anche un sassolino scagliato dalla cima di una
montagna non si sa mai cosa puo' diventare''. Quindi la senatrice
conclude: ''Noi siamo qui per aiutare la gente che sta male, non per
aizzarla nella direzione sbagliata, o peggio, per strumentalizzare
quella rabbia''. sgr/sam/ 041006 FEB 14 NNNN
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