giovedì 30 luglio 2015

FERRIERA DI SERVOLA. Bignami (Movimento X) e Battista (Aut) presentano interrogazione sui rischi per la salute derivanti dal consumo di prodotti ortofrutticoli

FERRIERA DI SERVOLA. Bignami (Movimento X) e Battista (Aut) presentano interrogazione sui rischi per la salute derivanti dal consumo di prodotti ortofrutticoli
Un'interrogazione ai ministri delle politiche agricole, della salute e dell'ambiente è stata presentata dai senatori Laura Bignami (Movimento X) e Lorenzo Battista (Aut) per avere rassicurazioni circa l'assenza di rischi per la salute derivanti dal consumo dei prodotti ortofrutticoli coltivati nei terreni limitrofi alla Ferriera di Servola.
Nello specifico i senatori chiedono al governo se: "se siano state commissionate da enti pubblici ricerche circa la qualità dei suoli prossimi alla Ferriera di Servola e sui prodotti ortofrutticoli ivi coltivati anche da privati e se i Ministri competenti non ritengano utile diffondere pubblicamente questi dati" per sapere "se siano stati posti dei divieti alle coltivazioni". I senatori invitano, inoltre, il governo a dare impulso a ricerche scientifiche che vadano in questa direzione nel caso in cui non siano state ancora effettuate.
L'interrogazione fa seguito al sopralluogo conoscitivo effettuato lo scorso 20 luglio a Trieste dalla Commissione Ambiente del Senato e agli allarmanti dati diffusi dal senatore Battista in seguito alla ricerca indipendente che aveva commissionato sulle polveri sottili raccolte nel rione Servola.
La senatrice Laura Bignami si dice molto preoccupata e spiega in una nota,: "Ho visto con i miei occhi coltivazioni di frutta e verdura nei terreni situati a pochi passi dalla Ferriera e vorrei sapere se esistono rischi per la salute dei cittadini derivanti, non solo dalla qualità dell'aria respirata, ma anche dal  dal consumo di questi prodotti. Le logiche industriali non possono compromettere la salute dei cittadini ed è a loro che il governo deve dare risposte urgenti".
Roma, 30 luglio 2015

Ecco il testo dell'interrogazione:

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04386
Atto n. 4-04386

Pubblicato il 29 luglio 2015, nella seduta n. 493

BIGNAMI , BATTISTA , VACCIANO , ROMANI Maurizio , ORELLANA , CASALETTO , BENCINI- Ai Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, della salute e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -
 Premesso che:

la Ferriera di Servola, sita nella città di Trieste, è un complesso industriale specializzato nella produzione di ghisa, che dal 2014 è sotto l'amministrazione della Siderurgica triestina Srl, società del gruppo Arvedi;

da lungo tempo la Ferriera invoca attenzione in merito alle vicende di inquinamento ambientale e ai conseguenti rischi per la salute dei residenti in zone limitrofe alla struttura. Vicende che sono valse alla Ferriera la triste quanto eloquente denominazione mediatica di "Ilva del nord-est";

il 30 gennaio 2014 è stato firmato l'accordo di programma, stipulato tra i Ministeri dello sviluppo economico, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, delle infrastrutture e dei trasporti, del lavoro e delle politiche sociali e per la coesione territoriale, la Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, la Provincia, il Comune e l'Autorità portuale di Trieste e Invitalia (Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA), contenente «la disciplina degli interventi relativi alla riqualificazione delle attività industriali e portuali e del recupero ambientale dell'area di crisi industriale complessa di Trieste», accordo di programma di Trieste;
 
l'opera di messa in sicurezza e riconversione industriale dell'area, ancora in piena fase di realizzazione, rivela una sostanziale discordanza tra le garanzie promesse dalla gestione attuale e le testimonianze o i dati registrati nel corso del 2015;

l'Arpa Friuli-Venezia Giulia, nella relazione trimestrale del 3 aprile 2015, avente per oggetto «Stabilimento siderurgico di Servola. Sforamento dei limiti di emissione», ha posto l'accento sull'aumento dei valori di benzene, benzo (a) pirene e di PM10 riscontrati sul posto dalla stazione di rilevamento di via San Lorenzo in Selva, proprio nei pressi della cokeria. Stando alla relazione, tali valori si sono manifestati, talvolta sistematicamente, con picchi di medie giornaliere oltre la soglia di sicurezza anche del 100 per cento;

sulla base delle informazioni Arpa, la Direzione centrale ambiente della Regione, il 10 aprile 2015, ha emesso il decreto n. 549/AMB con cui «Siderurgica Triestina è diffidata a limitare la marcia della batteria della cokeria e, comunque, a non superare i 67 sforamenti al giorno»;

non meno allarmante è il quadro profilatosi in occasione del sopralluogo conoscitivo effettuato, nella città di Trieste, il 20 luglio dalla 13a Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato della Repubblica nell'ambito dell'affare assegnato n. 574 (Ferriera di Servola), durante il quale sono stati auditi alcuni dei preminenti attori coinvolti nella questione;

al momento non sono stati resi pubblici dagli enti competenti dati analitici relativi alla qualità dei suoli, e non è stato chiarito se ci siano rischi per la salute degli abitanti derivanti dal consumo dei prodotti agroalimentari coltivati nei terreni limitrofi alla Ferriera di Servola;

il 27 luglio, durante una conferenza stampa sono stati presentati i risultati di una ricerca indipendente condotta dalla ricercatrice Antonietta Gatti, esperta di nanoparticelle e nanotossicologia, basato su campioni raccolti a Servola nel mese di giugno; da tale ricerca è emerso che le polveri hanno mostrato di contenere ferro, elemento sempre unito ad altri come avviene di regola per i materiali usati nelle fonderie; nella totalità dei casi analizzati, le particelle e polveri simili, se disperse nell'ambiente e in aria, sono potenzialmente patogene per chi è esposto ad esse. Il rapporto spiega che le polveri di diametro aerodinamico pari o inferiore ai 10 micron, di cui la campionatura prelevata è ricchissima, sono normate dalle leggi comunitarie, mentre quelle di diametro aerodinamico pari o inferiore ai 2,5 micron sono classificate come fattori cancerogeni di classe 1, cioè cancerogeni certi, dallo Iarc, l'ente dell'Organizzazione mondiale della sanità che si occupa di cancro,

si chiede di sapere:

se siano state commissionate da enti pubblici ricerche circa la qualità dei suoli prossimi alla Ferriera di Servola e sui prodotti ortofrutticoli ivi coltivati anche da privati e se i Ministri in indirizzo non ritengano utile diffondere pubblicamente questi dati e se siano stati posti dei divieti alle coltivazioni;

se, nell'eventuale mancanza di suddetti dati, non ritengano opportuno, nell'ambito delle rispettive competenze, dare impulso a ricerche scientifiche che vadano in tale direzione.

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