mercoledì 1 luglio 2015

La sen. Bignami (Movimento X) interviene sulla riforma della scuola 24.06.2015




Pubblichiamo il resoconto stenografico dell'intervento della senatrice Bignami del 24.06.2015

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la senatrice Bignami. Ne ha facoltà.

BIGNAMI (Misto-MovX). Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei precisare che i cinque minuti a mia disposizione sono anch'essi senza oneri aggiuntivi per lo Stato.

Certo, caro Renzi, questo è il mantra che ricorre nei tuoi atti parlamentari «senza oneri aggiuntivi per lo Stato». Ma spiegaci come si fa a riformare la scuola senza prevedere oneri aggiuntivi per lo Stato - tradotto - senza investimenti? Ma noi non abbiamo una scuola ricca, una scuola benestante. Abbiamo una scuola impoverita da anni e anni di tagli, nonostante ciò che tu professi in TV. Infatti, sei bravissimo a mascherare la verità, a dire ciò che aggiungi, ma non dici mai quello che ci hai tolto. Sono tutti specchietti per le allodole.

Sei partito dal renzusconismo e ci hai abituato agli show mediatici, imparando da lui e scegliendo come luoghi della politica gli studi televisivi e le piazze virtuali dei social media, piuttosto che le Aule del Parlamento, al punto che noi senatori siamo costretti a seguire Vespa, Mentana, il giornalista di turno per sapere cosa ci sarà qui domani. Vergogna! Dovremmo essere la culla del potere legislativo e invece qui tutti i giorni è Galbani. Tutti i giorni è Galbani, perché Galbani vuol dire fiducia! (Applausi dei senatori Candiani e Bulgarelli).



Ma la verità è che ormai il renzusconi ti va stretto. Ormai ti stai dirigendo verso il renzipoleone, il renzipoleonismo. Di Napoleone condividi l'indiscutibile talento comunicativo, ma anche la bramosia di potere e queste metodologie. Infatti, è del metodo che si parla e non tanto del contenuto, anche del contenuto. Ma questo metodo non è democrazia. Questo è altro.



Napoleone era partito con l'idea di diffondere nel mondo gli ideali della rivoluzione francese, ma poi il suo smisurato egocentrismo ha trasformato il generale in un imperatore, accentrando su di sé il potere. E voi alla mia destra svegliatevi, perché è questo che sta facendo. Come lui, anche tu Renzi ci stai portando verso la tirannia, e l'ennesima questione di fiducia che verrà posta in Aula non è altro che la prova.





E voi? Solo un gregge di pecore smarrite. Io vi conosco, vi conosco di persona. So che alcuni di voi non sono d'accordo e ce lo siamo anche confidati delle volte, scherzando. È arrivato, però, il momento di dire basta, di dire basta a queste metodologie. Abbiate il coraggio delle vostre idee, tanto lui sa queste cose e la prossima volta il posto qui non l'avrete più comunque. Abbiate il coraggio delle vostre idee. Alzate la testa. Compite un atto di discernimento, non di obbedienza. Non dire di sì a lui oggi gli farebbe perdere di mano la situazione. Non so se siamo già al punto di non ritorno. E, prima che sia tardi, difendete la democrazia, cominciate con la scuola, quella scuola che vi ha liberamente formato e portato fino a qui.



Che ne è dei principi liberali: liberté, égalité, fraternité? Dove sono finiti? La libertà che avete esiste solo nella misura di dire sì a ciò che Renzi pensa. La fraternità va a frantumarsi nella contrapposizione che non hai saputo sanare tra le diverse categorie di abilitati della scuola, che chiedevano di essere assunti, ed hai generato una guerra tra poveri. L'eguaglianza scomparirà con la chiamata diretta degli insegnanti, creando scuole di serie A e di serie B.



Mi aspettavo di più, mio caro rottamatore. Stai rottamando tutto quello che di buono c'è nella scuola. Stai rottamando la libertà di insegnamento, creando ingiustizie e minando le fondamenta della nostra istruzione.



Non parliamo poi di come hai affrontato il tema dell'integrazione scolastica dei disabili: soltanto poche righe con le quali si consegna una delega praticamente in bianco al Governo, rinviando la risoluzione del problema e violando articoli della Costituzione. Non è questo che ti chiedono le associazione dei disabili. Non è questo che ti chiedono le migliaia di famiglie, che sentono uno Stato lontano e spesso questo Stato non c'è stato. Questi genitori chiedono solo il rispetto di principi costituzionali.



Chiedono di migliorare l'integrazione scolastica dei propri figli. Chiedono che sia garantita: la continuità didattica, l'assegnazione degli insegnanti di sostegno dal primo giorno di scuola, docenti formati e specializzati. Il sostegno non è il tuo ufficio di collocamento. Formazione, merito e competenza avrebbero dovuto essere gli assi portanti del provvedimento.



Il 9 marzo 2014, tu, Renzi, ospite di Fabio Fazio nel programma «Che tempo che fa», hai affermato: «La data è ciò che fa la differenza tra un sogno e un progetto».



Ecco, segniamoci la data di oggi, perché finisce il nostro sogno ed inizia non un progetto, ma il nostro incubo. Non ti preoccupare però, signor Renzipoleone, io sarò qui e mi segnerò questa data, perché oggi la scuola sarà la tua Waterloo. (Applausi della senatrice Mussini).




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