venerdì 11 settembre 2015

La senatrice Bignami presenta un'interrogazione in Commissione Istruzione del Senato sulla mancanza di insegnanti di sostegno

Atto n. 3-02180 (in Commissione)
Pubblicato il 10 settembre 2015, nella seduta n. 503

BIGNAMI , MUSSINI , ORELLANA , ROMANI Maurizio , VACCIANO , DE PETRIS , DE PIETRO , BENCINI , SIMEONI- Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
 Premesso che:

ogni anno, con la ripresa delle attività scolastiche, si manifesta il problema della mancata assegnazione degli insegnanti di sostegno agli alunni e agli studenti disabili dal primo giorno di scuola, con pesanti ricadute sui bambini e sui ragazzi più fragili e sulle famiglie;

la prassi appare in contrasto con il dettato della Costituzione e con la convenzione dell'ONU per i diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento italiano con la legge 3 marzo 2009, n. 18, in quanto lede i diritti all'istruzione e alla corretta formazione degli alunni disabili;

in data 24 settembre 2014 la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo ha presentato un'interrogazione in 7a Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport) del Senato (3-01231) per chiedere al Governo quanti fossero gli alunni disabili presenti nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, di quante ore di sostegno necessitassero e quante di queste fossero coperte da insegnanti di sostegno; tali dati venivano richiesti suddivisi per provincia e regione;

considerato che:

l'atto di sindacato ispettivo citato è stato svolto nella seduta n. 134 della 7a Commissione permanente in data 22 ottobre 2014, durante la quale il Sottosegretario di Stato Gabriele Toccafondi ha fornito una risposta a giudizio degli interroganti alquanto parziale e non ha soddisfatto nel dettaglio i puntuali quesiti rivolti al Governo;

nella risposta non è stata data indicazione né della percentuale di ore coperte dagli insegnanti di sostegno rispetto al fabbisogno necessario, né di quali fossero le regioni e le province deficitarie, atteso che non è stato indicato il numero totale degli alunni disabili rispetto a cui parametrare quello dei docenti;

alla risposta del Governo ha fatto seguito una nuova interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri dell'istruzione, per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, presentata dalla sottoscritta in data 17 febbraio 2015 (4-03458), per chiedere un approfondimento circa i quesiti rimasti inevasi, a cui, ad oggi, non è pervenuta alcuna risposta;

tenuto conto che, a giudizio degli interroganti:

la "Buona scuola" di cui alla legge n. 107 del 2015 non risolve le problematiche legate all'assunzione degli insegnanti di sostegno che, per il nuovo anno scolastico 2015/2016, non sembrerebbero sufficienti a coprire le ore necessarie nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie;

stando alle graduatorie provinciali, soltanto in Lombardia il nuovo anno scolastico si appresterebbe ad iniziare con circa 4.000 insegnanti di sostegno in meno rispetto a quelli necessari;

considerato altresì che:

molti studenti disabili saranno costretti a cambiare il proprio insegnante di sostegno, a discapito della continuità didattica;

in alcuni casi, sono gli stessi insegnanti di sostegno a chiedere il trasferimento di sede o il passaggio al ruolo comune dopo 5 anni di permanenza sul posto di sostegno, come consentito dalla legge in vigore; il che non è privo di conseguenze per i bambini ed i ragazzi più fragili, che vengono lasciati durante il percorso educativo, e costretti molto spesso a cambiare insegnante ogni anno con inevitabili disagi,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno rendere pubblici i dati relativi alle ore di sostegno richieste e a quelle concesse agli studenti e agli alunni disabili nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, suddividendo i dati per regione e per provincia;

se non intenda adottare misure opportune a garantire la continuità didattica agli alunni e agli studenti disabili.

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