giovedì 28 settembre 2017

BIGNAMI (Movimento X) - UN TESTO VERGOGNOSO CHE NON MERITATE


Il testo unico uscito oggi dalla commissione seppellisce tutto il lavoro fatto dal Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili Gravi e Gravissimi.

Ecco le mie tristi considerazioni. Facciamoci sentire perchè la fase emendativa sia significativa e non uno strumento di campagna elettorale.



Questo era il mio testo

Questo è il testo uscito dalla commissione.

Ditemi se ritirereste la firma o proseguireste.




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5 commenti:

  1. Onorevole Senatrice, perdoni la mia "invadenza", ma voglio, con queste poche parole, esprimerLe la mia gratitudine per quello che ha fatto in relazione alla prima stesura del DDL 2128. Ho visto oggi il Suo video e dalle Sue parole ho capito che ormai le mie speranze, come quelle di molte altre persone, di poter vedere concretamente riconosciuto il triste ruolo che la vita ci ha assegnato, siano state disilluse.
    Se il DDL non verrà ripristinato come era in origine, ritengo che veder riconosciuto il nostro ruolo in quel modo, sia come consegnare a noi una targa "in memoria...".
    Ho ormai sessant'anni, sono orfano da quando ne avevo cinque; mio padre, servitore di questo Stato, è morto in servizio nel 1964. Sono quindi figlio unico e dal 2012 assisto mamma, ormai ottantottenne e disabile grave, anche per cercare di restituire tutto quello che Ella ha fatto per crescermi, pur schiacciata dalla sua disgrazia.
    Ho anche una famiglia, una moglie, un figlio, un lavoro dipendente, un'attività in proprio che però ormai gestisce quasi totalmente mia moglie, perchè nella vita non si riesce a fare proprio tutto....
    Grazie alla disponibilità dei miei datori di lavoro, riesco ancora tra permessi, congedi parentali, ferie, aspettative non retribuite, eccetera a gestire mamma e a non farle mancare nulla nè per quanto riguarda l'aspetto sanitario, nè per quanto riguarda quello affettivo e morale; soffre un po' la mia famiglia, ma comprende chiaramente la situazione.
    Quella ricercatrice che ha stimato in 17 anni la diminuzione di speranza di vita per noi, credo abbia ragione; immaginavo, grazie al Suo impegno,
    di poter integrare la mia posizione contributiva e poter finalmente andare in pensione nel 2018, ma da oggi sono consapevole che scoppierò molto prima.
    Grazie comunque Onorevole Senatrice, ci vorrebbero molte più persone come Lei.
    Con osservanza.
    Maurizio Miazzo

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  2. Buonasera,
    in merito al disegno di legge S.2128, invito cortesemente la Senatrice Laura Bignami ad inserire nel testo della legge l'abolizione dell'IMU a carico dell'anziano il quale, proprietario di prima casa, è costretto per motivi di salute a trasferire la propria residenza presso un famigliare con conseguente applicazione dell'IMU "seconda casa". La legislazione introdotta all'epoca dell'abolizione dell'IMU "prima casa", rappresenta una vera ingiustizia in quanto prevede l'equiparazione alla prima casa esclusivamente per gli anziani ricoverati in Case di Riposo. La legge quindi, anziché riconoscere i vantaggi sociali derivanti dall'assistenza domiciliare dell'anziano, senza gravare sulla Società, penalizza l'anziano molto spesso non autosufficiente e bisognoso di assistenza (vedi badante) applicando l'IMU "seconda casa"!

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  3. Buonasera Senatrice,
    ci speravo, ci speravo davvero.
    Assisto mia madre ottantunenne dal 2010 (data del decesso di mio padre).
    Nel 2013 le è stata riconosciuta l'invalidità al 100%
    Nel 2015 mia madre ha avuto 3 ricoveri, un ictus ischemico,
    un coma ipoglicemico ed una cistite emorragica
    Da fine anno 2016 non ho più il "lavoretto" che svolgevo da casa come autonoma. Ho 48 anni, credevo 21 anni di contributi risultati poi 18 e sette mesi per un errore del mio ex commercialista.
    La ringrazio tanto per quello che ha fatto fino ad oggi
    ma questo DDL in "Testo Unico" con il quale sarò riconosciuta come
    "prestatore volontario di cura" mi ha veramente delusa.
    Cordiali saluti

    Silvia

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  4. Buonasera Senatrice,
    ci speravo, ci speravo davvero.
    Assisto mia madre ottantunenne dal 2010 (data del decesso di mio padre).
    Nel 2013 le è stata riconosciuta l'invalidità al 100%
    Nel 2015 mia madre ha avuto 3 ricoveri, un ictus ischemico,
    un coma ipoglicemico ed una cistite emorragica
    Da fine anno 2016 non ho più il "lavoretto" che svolgevo da casa come autonoma. Ho 48 anni, credevo 21 anni di contributi risultati poi 18 e sette mesi per un errore del mio ex commercialista.
    La ringrazio tanto per quello che ha fatto fino ad oggi
    ma questo DDL in "Testo Unico" con il quale sarò riconosciuta come
    "prestatore volontario di cura" mi ha veramente delusa.
    Cordiali saluti

    Silvia

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  5. il testo della commissione è peggiorativo rispetto alla proposta della senatrice...colgo l'occasione per segnalare come l'obbligo di parentela del caregiver familiare come stabilito in entrambe le proposte è discriminatorio per coloro -come me- che sono disabili 100%, orfani, e senza familiari in grado di assisterli in modo continuativo, ledendo di fatto il diritto ad una vita indipendente.
    Si dovrebbe prevedere la possibilità di nomina di un caregiver senza rapporto di parentela.
    saluti

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